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STATI UNITIXi alla corte di Trump, prove di dialogo tra i due paesi

06.04.17 - 20:08
Il presidente cinese è giunto a West Palm Beach per un primo faccia a faccia con il tycoon
Keystone
Xi alla corte di Trump, prove di dialogo tra i due paesi
Il presidente cinese è giunto a West Palm Beach per un primo faccia a faccia con il tycoon

PALM BEACH - Prove di dialogo tra Donald Trump e Xi Jinping, nel tentativo di rilanciare le relazioni tra Stati Uniti e Cina messe a dura prova dalla linea "aggressiva" fin qui tenuta dal nuovo inquilino della Casa Bianca. Ma anche dalla minaccia costituita dalla Corea del Nord, che il presidente americano sembra intenzionato a stroncare a qualunque costo: anche quello di entrare in rotta di collisione con Pechino.

E se Barack Obama, per rendere il clima il più informale possibile, aveva portato Xi in un ranch della California, il tycoon ha invitato il presidente cinese in Florida, alla sua corte di Mar-a-Lago. I leader delle più grandi economie mondiali hanno a disposizione 24 ore di "full immersion" per tentare di rivitalizzare quel G2 la cui ambizione è svolgere un ruolo guida a livello globale.

Stavolta Trump non potrà ricorrere alla cosiddetta "diplomazia del golf", vista la guerra dichiarata da Xi a uno sport considerato per milionari e corrotti. Decisivo sarà quindi il grado di alchimia che scatterà tra due personaggi che, pur accomunati dallo stesso segno zodiacale (Trump è nato il 14 giugno Xi il 15 giugno), sono molto diversi tra loro: tanto impulsivo e imprevedibile il tycoon, quanto calmo, misurato ma determinato il presidente cinese.

Si spera contribuisca a creare un clima più disteso anche la presenza delle due first lady, Melania e Peng Liyuan, protagoniste alla cena di benvenuto nel mega-resort di Palm Beach ribattezzato la Casa Bianca d'Inverno.

Ma gli ostacoli al dialogo sono tanti. In agenda si va, appunto, dalla minaccia nucleare della Corea del Nord alla guerra dei dazi e dei cambi, passando per le posizioni sempre più divergenti sulla lotta ai cambiamenti climatici. Molti di questi temi si incrociano tra loro, con Trump che sarebbe pronto a smorzare i toni sul fronte della politica commerciale (in campagna elettorale ha più volte ripetuto come la Cina rubi i posti di lavoro agli americani) in cambio di un pressing più deciso di Pechino sul regime di Pyongyang, che con il suo programma nucleare minaccia gli Usa e i suoi alleati nel Pacifico. E in qualche modo sarà proprio il dittatore nordcoreano Kim Jong un - contro il quale Trump ha affermato di essere pronto a «agire da solo» - il convitato di pietra del vertice.

Ma Xi ha un altro jolly da giocare per evitare che con gli Usa si arrivi ad una vera e propria guerra commerciale: un corposo pacchetto di investimenti in Usa che si andrebbe ad aggiungere ai 45 miliardi di dollari già messi sul piatto lo scorso anno da Pechino.

Il prezzo da pagare per limitare i danni dell'offensiva che il presidente Usa ha lanciato pochi giorni fa per combattere quelli che vengono definiti "abusi" commerciali nei confronti degli Usa, che con la Cina hanno un deficit commerciale di oltre 300 miliardi di dollari. Senza contare le preoccupazioni di Xi per possibili sanzioni Usa a banche e aziende cinesi che fanno affari con Pyongyang.

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