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MAROCCOC'è un accordo per la squadra di governo

26.03.17 - 12:05
C'è un accordo per la squadra di governo

RABAT - Ha allargato la maggioranza a 6 partiti. Un accordo in gran velocità per far uscire il Marocco dal blocco che impediva di formare un nuovo governo. Saaheddine El Othmani, nuovo primo ministro incaricato, in meno di una settimana ha chiuso il cerchio sui possibili ministri: il predecessore, Benkirane, non era riuscito a farlo in cinque mesi di estenuanti consultazioni.

Per ottenere 240 seggi sui 395 del parlamento, El Othmani del partito islamista Pdj (Partito dello sviluppo e della giustizia) conta sul sostegno compatto dei conservatori e cioè di RNI (Unione nazionale degli indipendenti), i liberali di Aziz Akhannouch, di UC (Unione dei costituzionalisti) di Mohamed Sajid di MP (Movimento popolare) di Mohaned Laenser, ma anche dei partiti di area socialista PPS (Partito del progresso e del socialismo) di Nabil Benabdellah e dell'USFP (Unione socialista delle forze popolari) di Driss Lachgar.

Proprio la presenza dell'USFP era stato il nodo delle precedenti consultazioni. Il partito di sinistra da sempre su posizione opposte a quelle degli indipendenti di Akhannouch potrebbe creare frizioni all'interno della nuova coalizione. Ma i tempi stringono e la pressione della casa reale è forte. Il nuovo governo deve giurare fedeltà al re e alla Costituzione entro il 28 marzo, data limite indicata da Mohammed VI che quel giorno dovrà partecipare al summit della Lega araba in Giordania.

La nuova formazione può contare anche - salvo sorprese - sull'appoggio dell'Istiqlal, storico partito dell'indipendenza; all'opposizione restano il Pam (partito dell'autenticità e della modernità), filomonarchico, e la FGD (Federazione della sinistra democratica) con suoi due seggi. Oggi si formerà la commissione per la scelta dei ministri e l'elaborazione del programma.

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