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Lo ha dichiarato il capo dell'Fbi in audit davanti alla Camera Usa, «Le intercettazioni? Non ci sono prove»
WASHINGTON D.C. - Il Federal bureau of investigation «sta indagando su possibili collusioni del fronte Trump con la Russia nel corso delle elezioni 2016». Lo ha confermato il direttore dell'Fbi James Comey nell'audit in corso presso la commissione intelligence della Camera dei deputati. «È ancora impossibile sapere quanto le indagini si protrarranno»
JUST IN: FBI Director James Comey: The FBI is investigating "alleged links" between the Trump campaign and Russia https://t.co/9RXwkb3DtB pic.twitter.com/iqBlrcvWZS
— CNN (@CNN) 20 marzo 2017
La questione delle intercettazioni - Durante l'incontro si è anche parlato delle fantomatiche "intercettazioni in casa Trump" volute da Obama. Il presidente della commissione intelligence della Camera Usa, il repubblicano David Nunes, ha ribadito oggi che dalle verifiche condotte non vi sono state intercettazioni "fisiche" presso la Trump Tower. È tuttavia possibile - ha aggiunto - che «altre attività di sorveglianza» siano state condotte contro Trump e suoi collaboratori.
Il democratico Adam Schiff che co-presiede la commissione, ha in seguito auspicato che il capo del Bureau sia in grado di «chiudere definitivamente» le discussioni attorno alle accuse di intercettazioni presso la Trump Tower mosse dal presidente Donald Trump al suo predecessore Barack Obama.
«Dal canto suo Comey e ha dichiarato che «non è in possesso di nessuna prova che possa corroborare la tesi esposta dai tweet» del presidente. Nessun individuo può ordinare che un americano venga intercettato: «E' una opzione che viene garantita dopo un rigoroso processo», ha continuato.
