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ECUADORUn voto che peserà sul futuro di Assange

19.02.17 - 13:40
Si elegge il successore del presidente Rafael Correa: i favoriti sono Moreno e Lasso
Un voto che peserà sul futuro di Assange
Si elegge il successore del presidente Rafael Correa: i favoriti sono Moreno e Lasso

QUITO - Sono quasi 13 milioni gli elettori chiamati oggi alle urne in Ecuador per eleggere il successore del presidente Rafael Correa e rinnovare il parlamento. I candidati sono otto, ma lo scontro è soprattutto fra il candidato sostenuto da Correa, Lenin Moreno, e il conservatore Guillermo Lasso.

Moreno è in testa nei sondaggi con il 38%, ma in caso di ballottaggio Lasso potrebbe rimontare. E, se vincerà, il candidato conservatore ha già annunciato che revocherà l'asilo concesso a Julian Assange, ospite dell'ambasciata dell'Ecuador a Londra fin dal giugno 2012.

Il socialista Moreno, 63 anni, è il candidato del Movimiento Alianza Pais di Correa, di cui è stato vicepresidente fra il 2006 e il 2013. Costretto su una sedia a rotelle, ha portato avanti molte politiche in favore dei disabili.

La sua vittoria segnerebbe la continuità con la scelta di sinistra di Correa, che guida il paese dal 2007. È il favorito del primo turno malgrado il suo candidato vicepresidente, Jorge Glas, sia stato accusato nell'ambito dello scandalo Odebrecht che ha coinvolto politici di diversi paesi latino americani.

Vincerà al primo turno il candidato che otterrà la maggioranza assoluta, oppure quello che otterrà almeno il 40% se il secondo arrivato sarà indietro di oltre 10 punti. Se sarà necessario il ballottaggio, si tornerà a votare il due aprile.

Principale rivale di Moreno è l'ultraconservatore Lasso, 61 anni, proprietario di una delle maggiori banche del paese, il Banco de Guayaquil. Fondatore del Movimento Creando Oportunidades (Creo), promette la creazione di un milione di posti di lavoro.

Già candidato nel 2013, era stato allora sconfitto al ballottaggio da Correa. I sondaggi lo accreditano al 28%. Seguono l'unica donna candidata, la conservatrice Cynthia Viteri del partito Socialcristiano, indicata al 26 %, e il socialdemocratico Paco Moncayo, 76 anni, ex comandante delle Forze Armate ed ex sindaco di Quito, accreditato al 14%.

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