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ISRAELEKerry offrì un piano di pace

19.02.17 - 13:21
Il premier Netanyahu non accettò perché «avrebbe avuto difficoltà nell'approvazione da parte del suo governo»
Kerry offrì un piano di pace
Il premier Netanyahu non accettò perché «avrebbe avuto difficoltà nell'approvazione da parte del suo governo»

TEL AVIV - Nel febbraio del 2016 si svolse ad Aqaba, in Giordania, un vertice segreto in cui l'allora segretario di stato Usa John Kerry, insieme a re Abdallah e al presidente egiziano Fattah Al Sisi, avanzarono al premier israeliano la proposta di un piano di pace regionale che implicava «il riconoscimento di Israele come stato ebraico e la ripresa delle trattative con i palestinesi con il sostegno dei Paesi arabi».

Lo rivela in esclusiva Haaretz spiegando che Netanyahu non accettò perché «avrebbe avuto difficoltà nell'approvazione da parte del suo governo».

Netanyahu ha confermato oggi, secondo il giornale, di aver partecipato al vertice di Aqaba e di essere stato uno dei promotori. Haaretz (che cita fonti anonime della passata amministrazione Usa di Barack Obama) ha poi rivelato che in base a quel piano - ed evidentemente per rimuovere le difficoltà che Netanyahu aveva paventato da parte della sua maggioranza - due settimane dopo cominciarono trattative tra il premier e il leader dell'opposizione di centro sinistra Isaac Herzog per arrivare alla formazione di un governo di unità nazionale.

Trattative che poi fallirono. Nel piano erano previsti i seguenti punti: confini del '67 sicuri e con scambi di terre, due stati, Gerusalemme capitale riconosciuta di entrambi gli stati, soluzione "realistica" del ritorno dei profughi palestinesi, sicurezza garantita per Israele e Palestina smilitarizzata.

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