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ITALIAGentiloni rassicura dalla Spagna: «L'Italia è un Paese stabile»

27.01.17 - 22:35
Il premier italiano ribadisce: «L'italia non si farà imporre dall'Europa una "manovra repressiva"»
Gentiloni rassicura dalla Spagna: «L'Italia è un Paese stabile»
Il premier italiano ribadisce: «L'italia non si farà imporre dall'Europa una "manovra repressiva"»

MADRID - L'Italia è un Paese stabile". Il governo c'è e opera "in continuità" con il governo Renzi. Anche per chiedere un cambio di rotta all'Europa sulla crescita, alzando la voce perché non sia "cieca e sorda" alle esigenze dei terremotati.

Il premier italiano Paolo Gentiloni mette in fila con attenzione le parole. Risponde alle domande alla Moncloa, dopo oltre due ore di incontro con il capo del governo spagnolo Mariano Rajoy. E torna a dire che l'Italia non si farà imporre dall'Europa una "manovra depressiva".

Ma, a due giorni dalla sentenza della Consulta che apre lo scenario delle elezioni anticipate, fa anche capire che non intende interferire con le decisioni dei partiti. Anzi, auspica "con sollecitudine" una scelta sulla legge elettorale, per il "buon funzionamento" della democrazia.

A Madrid si svolge il primo incontro tra Italia e Spagna dopo il lungo vuoto di governo nel Paese iberico. Gentiloni scommette sull'asse tra i due Paesi, dall'immigrazione, alla spinta per la difesa comune europea, fino al tema della crescita. E Rajoy conferma la sintonia profonda, che sarà declinata domani anche nel più largo formato Euro-Med, in un vertice a Lisbona che coinvolge sette Paesi che affacciano sul Mediterraneo. Nel tentativo di rinsaldare un fronte anti-austerity che nella prima riunione Euro Med di settembre fece infuriare i falchi tedeschi.

L'Europa deve "mettere la crescita al centro con ragionevolezza e flessibilità", dice Gentiloni. E sul contenzioso aperto con la commissione Ue per la correzione dei conti italiani, spiega che ragionevolezza vuol dire non chiedere all'Italia uno sforzo che rischia di deprimere il Paese, né mostrarsi "cieca e sorda" di fronte alle esigenze dei territori colpiti dal terremoto. È giusto rispettare le regole, affermano sia Gentiloni che Rajoy, anche lui alle prese con una procedura europea, ma serve intelligenza nell'applicarle.

Una domanda, poi, è occasione per il premier italiano per intervenire per la prima volta sullo scenario politico interno dopo la sentenza della Consulta sull'Italicum. E lancia due messaggi. Il primo è alla comunità internazionale: il governo c'è e assicura stabilità. Il secondo è alla politica italiana: il governo si occupa del Paese, in continuità con Renzi ma anche facendo le scelte che si rendano necessarie man mano, e dunque nel pieno dei suoi poteri, ma "con rispetto delle scelte del Parlamento e dei partiti".

Una postilla che, unita all'invito a intervenire presto per assicurare il funzionamento delle istituzioni democratiche, fa capire come Gentiloni non intenda giocare in proprio rispetto alle scelte che prenderanno i partiti incluso il Pd di Renzi.

Piuttosto, nell'ambito di un'azione di governo piena, il premier ci tiene a sottolineare il buon esito dell'incontro con Rajoy. Che porterà a un bilaterale dei due governi, con la comunità imprenditoriale per far crescere un interscambio che oggi è di 40 miliardi. E soprattutto a lavorare insieme perché l'anniversario dei trattati di Roma a marzo porti un messaggio di saldezza dei valori europei, in questa fase - sottolinea -non scontati, e rilancio di temi come la crescita.

ats ansa

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