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ROMANIATrionfo dei socialdemocratici alle parlamentari

12.12.16 - 10:03
Il Partito ha ottenuto il 46% delle preferenze. Molto bassa l'affluenza alle urne, attestatasi al 39%
Trionfo dei socialdemocratici alle parlamentari
Il Partito ha ottenuto il 46% delle preferenze. Molto bassa l'affluenza alle urne, attestatasi al 39%

BUCAREST - Il Partito socialdemocratico (Psd) ha vinto nettamente le elezioni parlamentari di ieri in Romania, ottenendo il 46% delle preferenze - stando agli ultimi dati diffusi dall'Ufficio Centrale Elettorale, dopo lo spoglio del 99% delle schede elettorali.

Il Partito nazionale liberale (Pnl), pur essendo in forte calo, è stato il secondo partito più votato, con quasi il 20% delle preferenze, mentre la nuova formazione politica dell'Unione per la salvezza della Romania (Usr), alla sua prima esperienza elettorale a livello nazionale, entrerà in Parlamento come terza forza politica, avendo raccolto l'8,5% dei voti.

L'affluenza alle urne è risultata molto bassa, attestandosi a poco più del 39%, senza tener conto ancora dei voti dei romeni della diaspora.

La soddisfazione di Dragnea - Il leader socialdemocratico Liviu Dragnea si è mostrato soddisfatto del risultato. «E' chiaro che non vi sia alcun dubbio su chi ha vinto le elezioni», ha detto. «I romeni vogliono sentirsi a casa propria nel loro Paese e io voglio che la Romania sia la casa per tutti i romeni».

Nei mesi scorsi lo stesso Dragnea era stato condannato a due anni con la condizionale per accuse di brogli elettorali in un referendum del 2012 sull'impeachment dell'ex presidente Traian Basescu. Votando al seggio elettorale il leader socialdemocratico aveva promesso crescita economica, più posti di lavoro, aumenti per salari e pensioni, miglioramenti per sanità e istruzione.

I socialdemocratici con ogni probabilità formeranno un nuovo governo in coalizione con l'Alleanza democratica liberale (Alde), che ha ottenuto circa il 6%, potendo cosi contare su oltre il 50% dei seggi in parlamento. Una relativa boccata d'ossigeno per la governabilità della Romania, che avendo un sistema semipresidenziale sul modello francese si troverà comunque ad affrontare nuovamente una situazione di 'coabitazione' con presidente della repubblica e governo appartenenti a differenti schieramenti politici: centrodestra per il presidente Klaus Iohannis e centrosinistra il governo.

Sembra destinato a uscire di scena invece l'attuale premier Dacian Ciolos, ex commissario europeo all'agricoltura, che ha traghettato dignitosamente il paese al voto con un governo tecnico dal novembre 2015 dopo le dimissioni di Ponta.

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