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La minaccia terroristica, sempre presente in Francia, ha convinto il governo a richiedere la proroga di 7 mesi
PARIGI - La minaccia terroristica è sempre presente in Francia, per questo il governo - riunito oggi per la prima volta attorno al nuovo premier Bernard Cazeneuve - chiederà una proroga di sette mesi dello stato di emergenza, fino al 15 luglio.
Il testo dovrebbe essere votato in Parlamento la settimana prossima, secondo quanto si apprende al termine del consiglio dei ministri. Cazeneuve, evitando le presumibili critiche per uno stato d'emergenza che resterebbe in vigore un anno e mezzo, ha ricordato che il pericolo jihadista resta "a un livello particolarmente elevato" in Francia. Il testo, ha aggiunto, è passato al vaglio del Consiglio di stato, la massima giurisdizione amministrativa del paese.
«Lo stato d'emergenza - ha detto Cazeneuve - ha ampiamente dimostrato la sua efficacia. In un anno abbiamo potuto compiere 4'194 perquisizioni, che hanno portato a 517 arresti, 434 fermi e al sequestro di circa 600 armi, di cui 77 da guerra».
Il capo del governo ha ricordato che sono stati sventati negli ultimi mesi 17 piani di attentato in Francia. Secondo il premier, 700 «francesi o residenti in Francia» sono attualmente ancora in Siria o in Iraq.
