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COREA DEL SUDVia libera all'impeachment contro Park

09.12.16 - 08:37
La mozione è passata grazie ai dissidenti del Saenuri, il partito della presidente. I poter ad interim nelle mani del premier Hwang
Via libera all'impeachment contro Park
La mozione è passata grazie ai dissidenti del Saenuri, il partito della presidente. I poter ad interim nelle mani del premier Hwang

SEUL - Il parlamento sudcoreano ha dato il via libera all'impeachment della presidente Park Geun-hye, in base all'esito della votazione trasmessa in diretta dalle tv di Seul. La mozione è passata grazie ai dissidenti del Saenuri, il partito di Park.

Il risultato del voto a scrutinio segreto ha visto 56 no e 234 sì, oltre il quorum richiesto dei due terzi, pari a 200 sui 300 seggi che compongono l'assemblea.

Ai 172 voti dell'opposizione, tra Partito Democratico, People's Party, Justice Party e vari deputati indipendenti, se ne sono aggiunti altri 62, ben oltre i circa 40 deputati dissidenti del Saenuri, il partito di Park, dati alla vigilia come pronti a sostenere l'impeachment.

Si tratta della seconda messa in stato d'accusa decisa dal parlamento sudcoreano verso un presidente nella giovane storia della Corea del Sud democratica: nel 2004, Roh Moo-hyun finì nel mirino per incompetenza e violazioni della legge elettorale, ma fu reintegrato appena due mesi nel pieno delle funzioni dalla decisione della Corte costituzionale.

Roh, continuatore della politica della "Sunshine policy" con il Nord, completò il mandato e lasciò la presidenza a inizio 2008, suicidandosi l'anno successivo a causa di un'indagine per corruzione che coinvolse la sua famiglia.

I poteri a Hwang - Il premier Hwang Kyo-ahn si appresta ora ad assumere i "poteri presidenziali ad interim" fino a quando la Corte costituzionale non deciderà fino a un massimo di 180 giorni se confermare o meno la messa in stato d'accusa.

Il passaggio formale dei poteri avverrà non appena Park avrà ricevuto il documento formale sulla mozione approvata dall'aula parlamentare, consentendo a Hwang di entrare nel pieno delle sue funzioni. Il premier, coi nuovi poteri, dovrebbe continuare ad adoperarsi sul fronte della sicurezza nazionale vista l'ondata di turbolenze con il Nord e dovrà gettare le basi del dialogo con l'amministrazione del presidente Usa eletto Donald Trump.

Se l'impeachment dovesse essere confermato, le nuove elezioni presidenziali dovrebbero tenersi tra giugno e luglio 2017.

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