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STATI UNITITrump: una "donna sceriffo" alla Sec, spunta il nome di Debra Yang

07.12.16 - 15:41
Quella della Sec è una casella fondamentale per le sorti della riforma di Wall Street
Trump: una "donna sceriffo" alla Sec, spunta il nome di Debra Yang
Quella della Sec è una casella fondamentale per le sorti della riforma di Wall Street

NEW YORK - Per la guida della Sec, l'autorità Usa di vigilanza sui mercati, Donald Trump pensa a una "donna sceriffo": secondo il Wall Street Journal spunta infatti il nome di Debra Wong Yang, ex procuratrice federale di Los Angeles, che ieri ha incontrato il presidente eletto a New York.

Quella della Sec è una casella fondamentale per le sorti della riforma di Wall Street, visto che il futuro presidente dell'authority insieme al segretario al tesoro Steven Mnuchin dovrà occuparsi del piano di deregulation voluto da Trump. Debra Wong Yang succederebbe a Mary Jo White.

Segretario di Stato la prossima settimana - Donald Trump indicherà il nome del prossimo segretario di Stato la prossima settimana. Lo ha annunciato lui stesso al Today Show sottolineando come l'ex candidato alla Casa Bianca Mitt Romney sia ancora in corsa.

Il generale Kelly sarà ministro dell'Interno - Donald Trump avrebbe scelto il nuovo ministro degli Interni: a guidare l'Homeland Security, il dipartimento per la Sicurezza interna, sarà il generale dei marine John Kelly. Lo rende noto la Cbs citando fonti vicine al transition team del presidente eletto.

La nomina è attesa nei prossimi giorni. Kelly - che ha lavorato anche nell'amministrazione Obama come assistente di due capi del Pentagono, Leon Panetta e Robert Gates - è il terzo generale nominato da Trump nella squadra di governo, dopo John Mattis al Pentagono e Michael Flynn come consigliere per la sicurezza nazionale alla Casa Bianca.

Come Mattis, chiamato 'Mad Dog', anche Kelly, 66 anni, è conosciuto per essere un duro, l'uomo giusto per Trump per 'sigillare' i confini degli Stati Uniti, come promesso in campagna elettorale. Il nuovo ministro degli interni si ritroverà infatti sul tavolo alcuni dei dossier più caldi dell'amministrazione Trump, come quello dell'immigrazione e della lotta ai clandestini.

Kelly comunque, a differenza di Flynn, non rientra nella cerchia dei 'fedelissimi' del tycoon. Non aveva dato nessun endorsement a Trump in campagna elettorale e si è sempre detto aperto a lavorare con qualunque amministrazione, repubblicana o democratica.

È stato a capo dello Us Southren Command fino ai primi del 2016, comandando le forze Usa in Sudamerica e America Centrale. Ha prestato servizio anche in Iraq. Ha perso un figlio in Afghanistan nel 2010.


 

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