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STATI UNITIClinton vola, 95% di chance di vittoria

23.10.16 - 09:46
Il dato è stato comunicato a 16 giorni dall'Election Day Usa
Clinton vola, 95% di chance di vittoria
Il dato è stato comunicato a 16 giorni dall'Election Day Usa

WASHINGTON - A 16 giorni dall'Election Day Usa, il prossimo 8 novembre, la candidata democratica Hillary Clinton avrebbe già la presidenza in tasca: un sondaggio Reuters/Ipsos le assegna il 95% di chance di vincere le elezioni.

Il rivale repubblicano Donald Trump ha intanto presentato il suo programma 'presidenziale' per i primi 100 giorni alla Casa Bianca e minaccia di querelare le donne che lo hanno accusato di molestie sessuali.

Hillary vola nei sondaggi: ha il 95% di chance di essere eletta mentre Trump solo il 5%. Numeri, secondo una rilevazione Reuters/Ipsos, che tradotti in "grandi elettori" (i delegati di ogni singolo Stato che formalmente eleggeranno il presidente il 19 dicembre) darebbero a Clinton 326 voti (ben 56 in più dei 270 sul totale di 538 necessari per conquistare la Casa Bianca) mentre Trump ne otterrebbe 212.

Trump ha illustrato quello che ha sostenuto sarà il suo programma per i primi 100 giorni da inquilino della Casa Bianca, anche se in realtà si è soprattutto limitato a ripetere una serie di slogan. Il candidato del Grand Old Party (Gop) ha promesso che cambierà "il sistema marcio" che governa Washington sostituendolo "con un nuovo governo di e per il popolo", ha dichiarato citando Abraham Lincoln

Trump ha promesso, tra l'altro, di creare almeno 25 milioni di posti di lavoro in un decennio, di frenare l'immigrazione illegale, di rinegoziare l'accordo di libero scambio con Canada e Messico (il 'Nafta' o 'North American Free Trade Agreement'), di cancellare la riforma sanitaria voluta da Obama e di abolire l'accordo di libero scambio tra gli Usa e 11 Paesi del Pacifico (Trans-Pacific Partnership o TPP) raggiunto lo scorso anno.

Trump ha aggiunto che intende anche "cancellare miliardi di finanziamenti al programma contro il cambiamento climatico delle Nazioni Unite" ed usare questi soldi risparmiati "per aggiustare la rete per la distribuzione dell'acqua e per proteggere l'ambiente in America".

L'aspirante presidente repubblicano ha annunciato che querelerà per diffamazione tutte le donne che nelle ultime due settimane (almeno 10) lo hanno accusato di averle molestate sessualmente negli anni scorsi. "Tutte le donne mentono quando si fanno avanti per danneggiare la mia campagna" elettorale perché si tratta "di montature assolute. Gli eventi che raccontano non sono mai successi. Tutte queste bugiarde saranno citate in giudizio alla fine delle elezioni", ha detto Trump

Trump, riferisce la Cnn, si è spinto oggi fino a suggerire che sia tutta una macchinazione della rivale democratica Hillary Clinton. "Probabilmente sono (il partito democratico) e la campagna di Hillary ad aver spinto queste bugiarde con le loro balle" ha dichiarato.

Secondo i dati raccolti dalla Federal Election Commission (responsabile di verificare la gestione della campagna elettorale dei candidati negli Usa) la decina di differenti organizzazioni (i cosiddetti 'super-Pac', 'Political action commitee', che non sono legati direttamente ai singoli candidati ma possono raccogliere dal 2010 fondi senza limiti per sostenere le loro singole proposte) che sostengono Clinton hanno raccolto da maggio all'inizio di ottobre oltre 200 milioni di dollari e ne hanno speso 110 in spot tv, radio e sui nuovi media. La manciata di organizzazioni che appoggia il rivale Trump ne ha racimolati solo 46.

Secondo il New York Times i democratici hanno il 65% di chance di riconquistare la maggioranza al Senato dove da due anni sono in minoranza.

L'8 novembre non si eleggerà solo il 45esimo presidente degli Stati Uniti ma sono in palio anche la rielezione di tutti i 435 deputati (al momento sono 247 repubblicani e 188 democratici) della House of Representatives, di 34 senatori (24 repubblicani e 10 democratici) su 100 (al momento sono 54 repubblicani, 44 democratici e due indipendenti). Ed è proprio per impedire la riconquista del Congresso, Senato più Camera, da parte dei democratici, che si sta concentrando il partito repubblicano, che ormai, visti i sondaggi disastrosi di Donald Trump, teme di aver già perso la Casa Bianca.

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