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MONTENEGROElezioni parlamentari, Djukanovic è ancora il favorito

14.10.16 - 19:58
A campagna elettorale conclusa, il leader del DPS si conferma il più quotato in vista del voto di domenica
Elezioni parlamentari, Djukanovic è ancora il favorito
A campagna elettorale conclusa, il leader del DPS si conferma il più quotato in vista del voto di domenica

PODGORICA - In Montenegro si chiude oggi la campagna elettorale in vista delle elezioni parlamentari di domenica che vedono ancora una volta favorito il premier Milo Djukanovic e il suo Partito democratico dei socialisti (Dps).

I cittadini sono chiamati fondamentalmente a scegliere se confermare e dare fiducia al corso politico del governo in carica, favorevole a una accelerazione del processo di modernizzazione e integrazione del Montenegro in Ue e Nato o se invece guardare verso est e alla Russia, che non vede di buon occhio l'ingresso del piccolo Paese balcanico nell'Alleanza Atlantica.

Secondo sondaggi diffusi negli ultimi giorni al Dps di Djukanovic andrebbe fra il 40% e il 43% dei consensi, pari a 34-37 seggi sul totale di 81 che costituiscono il parlamento nazionale. Ciò renderebbe necessaria una coalizione con altre forze, che gli osservatori vedono in primo luogo nei partiti delle minoranze - quella bosniaca, quella albanese e quella croata. Nel campo dell'opposizione dominano due blocchi - il Fronte Democratico (DF) e l'alleanza denominata la Chiave, dati rispettivamente fra il 15%-18% e il 13%-18%. Lo sbarramento del 3% verrebbe superato anche dai Socialdemocratici dell'ex capo del parlamento Ranko Krivokapic, già alleato di Djukanovic divenuto poi un suo strenuo avversario, e dai centristi di Montenegro Positivo.

Djukanovic e il Dps si presentano come i paladini delle riforme e i guardiani dell'indipendenza del Montenegro e della sua integrazione euroatlantica, con critiche feroci al Fronte Democratico che si oppone all'ingresso del Paese nella Nato e guarda con sempre maggiore scetticismo al futuro del Paese nella Ue. Le opposizioni dal canto loro accusano Djukanovic e il suo partito di nepotismo, di appoggiare ambienti criminali e favorire la corruzione.

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