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PALESTINA / ISRAELEShimon Peres, palestinesi divisi

28.09.16 - 18:42
Le condoglianze di Abu Mazen alla famiglia, la gioia di Hamas
Shimon Peres, palestinesi divisi
Le condoglianze di Abu Mazen alla famiglia, la gioia di Hamas

RAMALLAH - La morte di Shimon Peres - il più fervido sostenitore in Israele della pace col popolo palestinese - non ha suscitato particolare emozione in Cisgiordania e a Gaza. Eppure, anche in questa occasione, i palestinesi si sono divisi.

A Ramallah, dopo lunghe ore di attesa di un commento, il presidente Abu Mazen ha fatto divulgare dall'agenzia ufficiale Wafa un comunicato stringato in cui ha fatto sapere di aver inviato un messaggio di condoglianze alla famiglia di Peres.

«È stato un partner di Yasser Arafat e di Yitzhak Rabin nella pace dei coraggiosi», ha scritto, riprendendo per l'occasione un termine coniato dal suo predecessore Arafat e poi passato in disuso. Di Peres Abu Mazen ha anche riconosciuto gli sforzi di pace da lui profusi dagli accordi di Oslo (1993) "fino al suo ultimo giorno".

Ma nei siti web palestinesi e nella stessa agenzia Wafa la morte di Peres è presto scomparsa, per lasciare spazio a notizie di cronaca: ad esempio, l'adozione imminente in Cisgiordania dell'ora invernale.

In giornata Haaretz ha citato con evidenza un messaggio attribuito ad Abu Mazen secondo cui la morte di Peres rappresenta «una perdita grave per l'umanità e per la pace nella regione». Ma dopo pochi minuti è emerso che la citazione giungeva da un account twitter fasullo. «Il presidente non dispone di alcun profilo twitter», ha precisato il sito Fateh-org.

Anche Hamas, a Gaza, ha messo la sordina. Per tutta la mattinata i mass media locali si sono limitati a riportare una biografia di Peres, senza commenti particolari.

Ha fatto eccezione il portavoce Sami Abu Zuhri che, in una dichiarazione all'Associated Press, ha definito Peres «un criminale» la cui scomparsa incute «gioia» fra i palestinesi. «Peres - secondo Abu Zuhri - era l'ultimo funzionario rimasto in vita fra gli artefici dell'occupazione. La sua morte segna l'inizio di una nuova fase di debolezza» per Israele.

Nelle reti sociali dei Territori abbondavano invece oggi i commenti di denuncia nei confronti di Peres e della sua politica verso i palestinesi. Sono stati ricordati non tanto gli accordi di Oslo quanto la costituzione delle prime colonie (quando negli anni Settanta fungeva da ministro della Difesa) e il massacro di palestinesi a Qana, il villaggio libanese colpito dall'artiglieria israeliana nel 1996 (Peres era allora premier) nel contesto di aspri combattimenti con gli Hezbollah arroccati nella zona.

Oggi intanto è stato ricordato l'anniversario dell'Intifada al-Aqsa: la sollevazione nei Territori divampata nel 2000, dopo una visita sulla Spianata delle Moschee di Ariel Sharon, all'epoca leader dell'opposizione nazionalista.

Per venerdì Hamas ha proclamato una «giornata di collera» all'uscita delle preghiere delle Moschee. La polizia di Gerusalemme è in massima allerta perché nelle stesse ore, sul Monte Herzl a Gerusalemme ovest, si svolgeranno i funerali di Peres, alla presenza di numerosi statisti mondiali.

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