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AUSTRIACrisi migranti, la Serbia insoddisfatta: «Fondi insufficienti rispetto al nostro impegno»

24.09.16 - 17:22
Il premier Vucic e il ministro dell'interno Stefanovic hanno espresso il proprio disappunto a margine del vertice di Vienna
Crisi migranti, la Serbia insoddisfatta: «Fondi insufficienti rispetto al nostro impegno»
Il premier Vucic e il ministro dell'interno Stefanovic hanno espresso il proprio disappunto a margine del vertice di Vienna

VIENNA - Il premier serbo Aleksandar Vucic si è detto insoddisfatto del risultato del vertice di oggi a Vienna sulla crisi dei migranti dove - ha osservato - è stato confermato che ogni Paese membro della Ue ha una propria posizione al riguardo.

A riferirlo ai giornalisti a Belgrado è stato il ministro degli Esteri Ivica Dacic, poco dopo aver sentito al telefono il premier Vucic.

Se si dovesse arrivare a una nuova situazione di emergenza con la riattivazione della cosiddetta "rotta balcanica", la Serbia - ha detto Dacic - sarà costretta ad adottare unilateralmente una serie di misure per contenere il flusso migratorio sul suo territorio.

Anche il ministro dell'interno serbo Nebojsa Stefanovic, presente alla riunione odierna a Vienna, si è detto insoddisfatto dal momento che non è stata adottata alcuna decisione concreta. E la Serbia, ha aggiunto, ha ottenuto fondi del tutto insufficienti rispetto all'impegno messo in atto per affrontare l'emergenza.

Niente muri - Il premier Vucic, ha aggiunto il ministro degli esteri Dacic, ha confermato a Vienna che la Serbia non intende innalzare muri anti-immigrati, ma ha sottolineato al tempo stesso come in tutto ciò la Serbia sia vittima di una mancata politica unitaria della Ue nella crisi dei migranti.

La Serbia, ha notato Dacic, è in una situazione sfavorevole poiché i Paesi del fronte nord della 'rotta balcanica' hanno già messo in atto meccanismi di difesa dai flussi di migranti. "Questo ci mette in una situazione difficile poiché restiamo vittima di questa politica europea non unitaria in fatto di crisi migratoria".

Lo scorso anno, ha detto il ministro degli esteri, la Serbia è stata attraversata da 700 mila migranti e profughi, e quest'anno sono stati già oltre 100 mila. Attualmente, ha aggiunto, in Serbia vi sono fra 6 e 7 mila migranti. In caso di una nuova crisi acuta, considerando che la Serbia è contraria ai muri, Belgrado sarà costretta ad adottare "determinate misure per difendere i suoi interessi nazionali", ha affermato Dacic.

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