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TUNISIALotta alla corruzione: oltre 12mila fascicoli aperti in Tunisia

31.08.16 - 08:19
Combattere il fenomeno, ormai «endemico», è uno degli obiettivi principali del nuovo premier Youssef Chahed
Lotta alla corruzione: oltre 12mila fascicoli aperti in Tunisia
Combattere il fenomeno, ormai «endemico», è uno degli obiettivi principali del nuovo premier Youssef Chahed

TUNISI - La Commissione nazionale per la Lotta alla corruzione tunisina (Inlc) è alle prese con oltre 12'000 fascicoli legati alla lotta alla corruzione nel Paese.

Dall'inizio dell'anno - ha fatto sapere il presidente della Commissione Chawki Tabib - ne sono stati aperti oltre 2000, altri 10'048 sono stati ereditati dalla ex Commissione sugli affari di corruzione e malversazione (Cicm) e ulteriori 800 sono arrivati dal Ministero della governance, ora soppresso.

La politica del nuovo premier tunisino, Youssef Chahed, per prevenire e combattere questo fenomeno, considerato uno degli obiettivi principali del suo governo, è chiara: potenziare la capacità operativa e funzionale della Commissione indipendente guidata da Tabib fornendola di uomini e mezzi su tutto il territorio nazionale.

Ha una sua logica infatti sganciarla dal potere esecutivo, ovvero renderla maggiormente indipendente da ogni possibile pressione che ne possa frenare o limitare il lavoro, così come del resto solitamente avviene nelle democrazie più evolute.

«La corruzione in Tunisia è ormai endemica», ha affermato il presidente della Commissione. Il fenomeno ha raggiunto livelli non più sopportabili che impattano direttamente sull'economia del paese con un costo annuale stimato in 900 milioni di franchi considerando i contratti pubblici, tanto che Tabib si è detto convinto che con una strategia efficace contro il fenomeno e una buona governance si potrebbero guadagnare circa due punti percentuali di crescita all'anno.

Da gennaio 2016, sono 106 i fascicoli trasmessi alla giustizia riguardanti ipotesi di corruzione avvenute all'interno del ministero dell'Interno, del Demanio pubblico, della Sanità, e delle Finanze. Le regioni più interessate dalla corruzione sono la capitale Tunisi, Nabeul, Sousse e Sfax.

Tabib ha anche affermato che presto la struttura che dirige sarà dotata di un Centro studi e un database che verranno messi a disposizione dei giornalisti d'investigazione.

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