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UNIONE EUROPEAValls: «Decisioni adottate in presenza di rischi per l'ordine pubblico»

25.08.16 - 14:27
L'attesissima decisione del Consiglio di Stato sul burkini, sollecitato dalla Lega per i diritti dell'uomo, è slittata a domani
Valls: «Decisioni adottate in presenza di rischi per l'ordine pubblico»
L'attesissima decisione del Consiglio di Stato sul burkini, sollecitato dalla Lega per i diritti dell'uomo, è slittata a domani

BRUXELLES - Salgono i toni nella surriscaldata Parigi, dove i 37 gradi di oggi si accompagnano a un aumento della temperatura politica nella maggioranza. Il pomo della discordia è il tormentone dell'estate, burkini sì o burkini no, con il primo ministro Manuel Valls che carica a testa bassa incurante dell'opposizione di molti della gauche francese e della sinistra europea.

Attesissima, la decisione del Consiglio di Stato, sollecitato dalla Lega per i diritti dell'uomo, è slittata a domani. Intanto, ci hanno pensato Valls e Najat Vallaud-Belkacem, la sua fedele ministra dell'Educazione. "La proliferazione di decreti anti-burkini - ha affermato la ministra a Europe 1 con riferimento ai divieti in una trentina di comuni del costume da bagno 'totale' esibito da alcune islamiche sulle spiagge - non è benvenuta. Penso che si ponga la questione delle libertà individuali, così si sdogana il razzismo". Al richiamo si è subito allineata la collega degli Affari Sociali e Sanità, Marisol Touraine: "tacere oggi sarebbe lasciar credere che non c'è altra strada possibile se non quella di questi divieti".

Accigliato, Valls ha risposto dai microfoni di BFM e RMC: "sono decisioni essenziali, adottate in presenza di rischi per l'ordine pubblico. Siamo in presenza di segnali di rivendicazione di un islamismo politico che punta a far sì che nello spazio pubblico si costringa la Repubblica ad arretrare". E al giornalista che gli fa notare come l'Isis già utilizzi a fini di propaganda i filmati girati sulle spiagge, con i gendarmi che multano le donne in burkini, Valls risponde alzando la voce: "e allora va bene, lasciamo stare le donne velate, abbandoniamo la laicità, non siamo più la Francia!".

Parole esasperate da parte di un premier che ormai sembra invischiato in una polemica senza uscita: da una parte chi difende le libertà individuali, dall'altra chi - ha ricordato oggi - "si batte contro un modo di asservire le donne".

Fronte comune antidivieto anche all'estero. Oggi il sindaco musulmano di Londra, Sadiq Khan, ha unito la sua voce a quella della collega parigina che lo ha ricevuto, Anne Hidalgo, per proclamare che "soltanto le donne devono decidere quale abito indossare". "La mia posizione - ha ribadito - è semplice: sono fiero di essere femminista. E penso che nessuno debba dire alle donne come vestirsi".

A Londra, decine di persone si sono radunate per una protesta davanti all'Ambasciata di Francia, improvvisando una spiaggia in città dopo aver cosparso la strada di sabbia. Alcune delle donne indossavano il burkini, molti gli slogan contro la Francia. Donne in costume completo per protesta anche a Berlino, slogan più gettonato nonostante i 30 gradi, "basta spogliarsi!".
 
 

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COMMENTI
 

tazmaniac 7 anni fa su tio
Nessuno - ha detto Khan - dovrebbe dire alle donne quello che devono indossare. Punto e basta. È semplicissimo» Esatto...quello che non dice è il resto, ovvero quello che pensa. Infatti, secondo il loro credo, se le donne non si vestono come loro ritengono, da tempo immemore, vengono prese (quando va bene) a bastonate .... ergo, tutte "amano" alla follia burqini, burqa, sac dal rüt e affini.

911 7 anni fa su tio
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