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Si chiama Weston Imer ed è talmente rapito dal carisma del tycoon che ha dedicato le sue vacanze estive a fare campagna per il candidato repubblicano
WASHINGTON - Inusuale la corsa di Donald Trump per la Casa Bianca lo è stata fin dall'inizio e per questo ha attratto a sé anche 'insospettabili' con un successo di consensi che ad oggi, a poco più di due mesi dall'Election day dell'8 novembre, in pochi ancora si spiegano del tutto. Così Trump ha conquistato anche giovanissimi, come Weston Imer 12enne, talmente rapito dal carisma e dal progetto del tycoon aspirante presidente che ha dedicato le sue vacanze estive a fare campagna per il candidato repubblicano. Non solo, un giorno vorrà ricalcare i suoi passi: "nel 2040 mi candido io".
Siamo in Colorado, 'swing State', ovvero territorio non 'scontato' per i candidati alla presidenza degli Stati Uniti che devono quindi conquistarlo voto per voto e che in questa tornata elettorale sembra al momento protendere per il fronte democratico. Ma nella squadra del candidato repubblicano c'è un organizzatore d'eccezione, Weston appunto, che nella contea di Jefferson ha preso in mano la situazione e di fatto coordina e gestisce la campagna a caccia di voti per Trump. In realtà sarebbe la madre, Laurel Imer, la vera responsabile per la campagna a Jefferson, però Weston è sveglio e interessato, per questo Laurel ha deciso di cedergli parte delle responsabilità, almeno fino alla ripresa della scuola. Un modo anche per mostrare agli altri genitori come coinvolgere i ragazzi, renderli partecipi ed educarli. E allora Weston - che tra l'altro Donald Trump l'ha pure incontrato - da settimane è al telefono, chiama uno ad uno i residenti della zona ricordando loro perchè è lui la scelta migliore per la guida del Paese. Fa volantinaggio, consegne porta a porta, si coordina con i volontari. Non solo: Weston è anche comparso già due volte sul palco a Denver in occasione di due eventi elettorali per il ticket Trump-Pence, lo scorso 29 luglio ha perfino intonato "America the Beautiful" mentre il 3 agosto ha avuto il compito di introdurre il candidato vicepresidente Mike Pence, ma solo dopo aver chiarito in dettaglio ai presenti la sua posizione spiegando di sostenere Trump e Pence perchè vuole sentirsi più sicuro a scuola. "Se non eleggiamo Trump e Pence le sparatorie nelle scuole potrebbero triplicare nei prossimi anni sotto la scarsa leadership di Hillary Clinton", ha detto in quell'occasione, stando a media locali, con un piglio quasi da politico navigato, tanto da non farsi sfuggire l'occasione di un suo personale appello in questi '15 minuti di popolarità': "Non perdetemi di vista. E Barron Trump, se stai guardando: nel 2040 correrai con me come vice", ha detto senza indugio ad una tv locale.
ats ansa
