Il premier francese Manuel Valls si è detto favorevole a un'introduzione temporanea della misura
PARIGI - Il premier francese, Manuel Valls, in un'intervista al quotidiano Le Monde, si dice favorevole all'interruzione temporanea, "per un periodo da determinare", dei "finanziamenti stranieri alla costruzione delle moschee".
Per Valls bisogna "inventare una nuova relazione" con l'Islam di Francia e gli "Imam devono essere formati in Francia e non altrove".
Nei giorni scorsi anche il grande rettore della Moschea di Parigi e presidente del Consiglio francese del Culto Musulmano, Dalil Boubakeur, si è detto favorevole a una "riforma" delle istituzioni islamiche di Francia.
Secondo il Canard Enchainé, il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, starebbe pensando a una sorta di 'concordato' per l'Islam che permetterebbe allo Stato un migliore controllo degli Imam e delle moschee. Il modello a cui ispirarsi sarebbe quello della regione a statuto autonomo dell'Alsazia-Mosella, nell'est del Paese, in cui il clero cristiano ed ebraico viene pagato dallo Stato come fossero dei funzionari di un ministero. In cambio le autorità francesi hanno il potere di approvare le loro nomine.