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ITALIA/REGNO UNITORenzi-May, prove d'intesa post Brexit

27.07.16 - 20:31
Renzi-May, prove d'intesa post Brexit

ROMA - Passa da Roma l'inedito e tortuoso percorso di uscita della Gran Bretagna dalla Ue. Matteo Renzi e Theresa May si conoscono per la prima volta e mettono sul tavolo le rispettive carte.

Ma se nel comune impegno alla lotta al terrorismo nulla cambierà, il premier italiano e l'omologa britannica appaiono distanti sui tempi dei negoziati post Brexit: Renzi chiede una "timeline chiara", il successore di Cameron chiarisce che "serve tempo a entrambe le parti". E avverte che ai 600mila italiani residenti in Gran Bretagna "saranno garantiti gli stessi diritti a patto che lo stesso avvenga per gli inglesi" residenti nei paesi europei.

Davanti a un piatto di pennette al pomodoro, una tagliata di manzo con patate e un semifreddo alla pesca, Renzi e May si misurano in vista di un negoziato che si giocherà tutto nei prossimi mesi. Il primo ministro inglese, incassata la disponibilità di Angela Merkel a concedere tempo a Londra, spera nel tour delle cancellerie europee di ammorbidire gli ex colleghi europei.

Ma Matteo Renzi resta contrario alla melina e convinto che prima si chiude la vicenda Brexit prima "sarà possibile immaginare l'Ue del futuro" e, come dicevano i latini, "ex malo bonum", girare in bene la brutta pagina dell'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea.

È chiara volontà di entrambi di far continuare quello che il premier italiano definisce il "legame straordinario" tra i due paesi. Un legame valoriale, economico nonché per l'Italia anche affettivo visto l'alto numero di italiani che vivono a Londra.

L'Italia, fa notare May, "è l'ottava nazione per interscambio commerciale con la Gran Bretagna", con un giro d'affari di "24 miliardi di euro". L'Inghilterra serve all'Italia, osserva il primo ministro inglese, ma altrettanto, rileva di rimbalzo Renzi, il contrario.

Interessi economici a parte, il successore di Cameron è chiara nella difesa delle priorità britanniche del dopo Brexit. "Lasceremo l'Ue ma continueremo ad essere parte dell'Europa", è la premessa per poi chiarire che sulla libera circolazione "gli inglesi con il referendum hanno chiesto un maggior controllo" e quanto alla circolazione di beni e servizi si tratterà di definire con l'Ue "il miglior modello possibile".

D'altra parte anche il presidente del consiglio italiano, che il 22 agosto riunirà a Ventotene Merkel e Hollande proprio su Brexit, chiede "buon senso da parte di tutti" e ha le idee chiare su dove ripartire. "Per noi è vitale trasmettere un messaggio chiaro sul profilo temporale molto preciso: il prossimo anno sarà una straordinaria opportunità per l'Ue, per parlare del futuro europeo", dice Renzi pensando al G7 a Taormina.

Le distanze sui tempi del negoziato non cambiano però la volontà di entrambi di unire le forze contro la minaccia terroristica.

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