Cerca e trova immobili

STATI UNITI Sette mamme per Hillary per affrontare il problema della armi e delle tensioni razziali

26.07.16 - 21:45
Sette mamme per Hillary per affrontare il problema della armi e delle tensioni razziali

FILADELFIA - Sette mamme per Hillary. Sono le Mothers of Movement, le madri di vittime delle armi da fuoco e dell'uso eccessivo della forza da parte della polizia, che con la loro storia sostengono Clinton presidente, convinte che sia l'unica in grado di affrontare il problema delle armi e delle tensioni razziali.

Sul palco della convention democratica salgono Sybrina Fulton, la madre di Trayvon Martin; Lezley McSpadden, la mamma di Micheal Brown; Geneva Reed-Veal, la madre di Sandra Bland; Cleopatra Cowley-Pendleton, la mamma di Hadiya Pendleton; Gwen Carr, la madre di Eric Garner; Maria Hamilton, la mamma di Dontre Hamilton; e Lucia McBath, la madre di Jordan David. Donne accomunate dalla morte dei loro figli, vittime della violenza delle armi o della polizia.

"Dobbiamo far capire che non bisogna aspettare che una tragedia bussi alla porta, dobbiamo iniziare ad agire subito per aiutare le comunità" afferma Gwerr Carr, in un'intervista congiunta ad Abc con le altre mamme. "È la prima candidata che ha parlato di crisi nazionale per le armi. Le nostre comunità non saranno mai al sicuro fino a che non affronteremo il problema della violenza con armi da fuoco in questo Paese" mette in evidenza Lucia McBath. Suo figlio è stato ucciso a una stazione di rifornimento perché aveva il volume della musica troppo alto.

Il movimento nasce "da una voce dentro di noi che ci dice: non puoi aiutare tuo figlio, ma puoi aiutare altri ragazzi" spiega Fulton, la mamma di Trayvon Martin, l'afroamericano ucciso da un vigilante volontario in Florida. Reed-Veal trova la propria spinta ad agire nel "dolore e nella voglia di combattere perché nessuno nella nostra famiglia crede al fatto che Sandy si sia uccisa".
 
 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE