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USAPrima di Hillary, ecco le donne aspiranti presidente

26.07.16 - 19:17
Hillary Clinton fa la Storia diventando ufficialmente la prima candidata donna alla presidenza degli Stati Uniti. Non è però né l'unica né la prima ad averci provato
Prima di Hillary, ecco le donne aspiranti presidente
Hillary Clinton fa la Storia diventando ufficialmente la prima candidata donna alla presidenza degli Stati Uniti. Non è però né l'unica né la prima ad averci provato

26.07.2016 19:10  bsi209  4  POL  Notizia singola Notizia  rti  ats ans/jg 
NEW YORK - Con ben 12 precedenti, che vanno indietro nel tempo fino al 1872, quando la suffragetta Victoria Woodhull fu la prima a candidarsi alla guida del Paese.

Woodhull, pioniera liberal, era candidata per l'Equal Rights Party quando ancora le donne non avevano il diritto al voto. E si batteva per "l'amore libero" inteso come libertà di sposarsi, divorziare, avere figli senza l'interferenza del governo. Nonostante la sconfitta ci riprovò altre due volte, nel 1884 e nel 1892, quando fu anche scelta come candidata presidenziale dalla National Woman Suffragists' Nominating Convention con Marietta Stowe sua vice, sebbene si trattò di nomination simboliche.

Marietta Stowe era stata scelta come vicepresidente anche per un ticket con un'altra candidata, Belva Ann Lockwood, che aveva lanciato la sua corsa nel 1884 e andò oltre Victoria Woodhull perché divenne la prima donna il cui nome comparì su schede elettorali e ci provò anche una seconda volta, quattro anni dopo.

Si dovette però aspettare oltre mezzo secolo prima che un'altra donna comparisse fra i candidati: era il 1940 e a provarci fu Gracie Allen, un'attrice comica che aveva inizialmente lanciato la sua campagna come uno scherzo ma che man mano vide crescere il suo seguito, fino a oltre 100mila seguaci e con persino un endorsement da parte della Harvard University. Si ritirò prima delle elezioni. Il suo sfidante era Franklin Delano Roosevelt.

Nel 1964 fu la volta di Margaret Chase Smith, una repubblicana che divenne la prima ad ottenere più di un voto ad una convention di partito, anche se perse tutte le primarie.

Nel 1972 invece salì alla ribalta Shirley Chisholm, la prima donna afroamericana ad essere eletta al Congresso. Era candidata per i democratici e arrivò fino alla convention di Miami. Lo stesso anno furono in corsa anche Patsy Mink e Linda Jenness che si candidò per il partito socialista degli operai e ottenne ben 80mila voti, ma non aveva l'età minima -35 anni- per essere eletta presidente.

Non fu candidata alla presidenza, ma nel 1984 Geraldine Ferraro, figlia di immigrati italiani, entrò nella Storia dopo che il candidato democratico Walter Mondale la scelse come suo vice, la prima volta per una donna.

Nel 1988 ci fu Pat Schroeder per i democratici. Nel 2000 tentò di scendere in campo Elizabeth Dole, una repubblicana e moglie del leader della maggioranza al Senato nonché candidato alla presidenza e vicepresidenza Bob Dole. Per mancanza di fondi fu però costretta a gettare la spugna.

Nel 2004 ci provò Carol Moseley Braun, la prima donna di colore ad essere eletta al Senato per i democratici ma anche lei dovette fare un passo indietro dopo essere rimasta a secco di fondi per finanziare la sua campagna.

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