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ALBANIASi alla riforma giudiziaria, l'Albania marcia verso l'UE

22.07.16 - 20:26
Per giungere alla decisione finale del parlamento ci sono voluti 20 mesi di un lavoro
Si alla riforma giudiziaria, l'Albania marcia verso l'UE
Per giungere alla decisione finale del parlamento ci sono voluti 20 mesi di un lavoro

TIRANA - L'Albania ha fatto un importante passo avanti verso la sua integrazione nell'Unione europea con l'approvazione unanime da parte del parlamento, nella notte, di una delle più profonde e importanti riforme mai intraprese in 26 anni di democrazia, quella sul sistema giudiziario, che comporta una modifica di quasi la metà della costituzione.

Pochi minuti dopo la decisione a Tirana, sono giunte le congratulazioni da Bruxelles rivolte "al popolo dell'Albania, ai suoi leader e a tutte le forze politiche che hanno mostrato maturità e responsabilità nel prendere questa storica decisione", afferma una nota congiunta dell'Alto rappresentante per la politica estera Ue Federica Mogherini e il commissario all'allargamento Johannes Hahn.

Per giungere alla decisione finale del parlamento ci sono voluti 20 mesi di un lavoro che ha coinvolto decine di esperti locali ed internazionali. Insieme agli Stati Uniti, l'Ue ha assistito dall'inizio all'intero processo, non solo offrendo la perizia tecnica, ma anche intervenendo più volte per facilitare il complicato dialogo fra le forze politiche per le quali il compromesso è ancora un concetto quasi estraneo.

L'opposizione di centro destra guidata da Lulzim Basha ha più volte contestato il processo, e nelle ultime settimane le sue richieste hanno rischiato di far saltare in aria l'approvazione della riforma che necessitava anche dei suoi voti in aula. Tanto che pochi giorni fa l'ambasciatore statunitense a Tirana Donald Lu ha minacciato di avere chiare indicazioni da Washington di avvertire i leader che avrebbero votato contro la riforma che sarebbero stati soggetti a "conseguenze negative da parte degli Stati Uniti. Vi garantisco che saranno dure e di lungo termine", ha sottolineato Lu.

Modificando quasi il 50 per cento della propria costituzione l'Albania apre la strada ad un radicale cambiamento dell'intera architettura della magistratura che verrà abbattuta per costruire un nuovo sistema realmente indipendente e professionalmente affidabile, capace di poter combattere la diffusa corruzione anche ad alti livelli politici, fino adesso rimasti impuniti grazie ai reciproci scambi di favori con gli stessi giudici e procuratori.

Ed è da questi ultimi che dovrebbe partire "l'operazione di pulizia", come definita dal premier Rama in aula. Un'operazione, affidata ad un gruppo di esperti europei e statunitensi, che condurranno una minuziosa verifica e controllo dei patrimoni e dell'attività professionale di tutti i magistrati albanesi, prima di essere riconfermati ai loro incarichi.

La riforma prevede anche la costituzione della Corte speciale e della procura speciale contro la criminalità organizzata e la corruzione che sarà affiancata da un'apposita unità investigativa che ricalcherà il modello dell'FBI statunitense.

Per questo che Mogherini e Hahn hanno ribadito che "ora è importante che l'attuazione della riforma cominci immediatamente, con l'idea che il popolo albanese sia servito da un sistema giudiziario che è solidamente basato su standard europei".

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