Cerca e trova immobili

STATI UNITICleveland incorona Trump: "Non vi deluderò"

20.07.16 - 21:44
Con 1.725 delegati a suo favore, il candidato alla Casa Bianca conquista formalmente la nomination
Cleveland incorona Trump: "Non vi deluderò"
Con 1.725 delegati a suo favore, il candidato alla Casa Bianca conquista formalmente la nomination

WASHINGTON - La convention repubblicana di Cleveland incorona Donald Trump, suggellando la corsa trionfale del tycoon che nelle primarie ha sbaragliato ad uno ad uno tutti i suoi avversari.

Con 1.725 delegati a suo favore, Trump conquista formalmente la nomination repubblicana nella corsa per la Casa Bianca: "Non vi deluderò", twitta, e poi irrompe nell'arena in collegamento video.

A sorpresa, ma non troppo. Perché se il tycoon di New York è riuscito in un'impresa che sembrava disperata, imponendosi da outsider come protagonista di questa convulsa stagione politica negli Stati Uniti, è anche per via di quella sua indole temeraria, della promessa di cambiare l'America, di renderla di nuovo grande e di farlo senza i lacci e le restrizioni di Washington, che ha parlato alla pancia del Paese e lo ha reso inarrestabile.

Ha conquistato così la candidature alla presidenza per il Grand Old Party, nonostante la guerra dichiarata dall'establishment del partito, le divisioni, la diffidenza dei conservatori più che scettici sulla capacità di farsi portavoce di valori e obiettivi comuni.

E nonostante gli eccessi verbali, contro gli immigrati, contro l'Islam; o le controverse proposte come la costruzione del muro al confine con il Messico per contrastare il flusso di immigrazione illegale.

Per non parlare poi dei suoi modi sopra le righe, le accuse di sessismo e maschilismo e una campagna elettorale giocata tutta all'attacco. Che però ha spazzato via tutti i rivali, ridimensionando anche chi si era presentato con le credenziali da giovane promessa o con le spalle coperte da solide tradizioni politiche familiari.

È lui adesso a puntare sulla famiglia, che ha voluto accanto a sé, protagonisti alla convention repubblicana nel rito politico per eccellenza. Oggi ha cercato di chiudere la vicenda del discorso 'copiato' di Melania respingendo le dimissioni offerte dalla speechwriter, che si assunta la responsabilità del caso, e sentenziando: "Bene così, è tutta pubblicità".

È stato il figlio Donald Jr ad annunciare sul palco della Quicken Loans Arena che con il sì di 89 delegati dello Stato di New York, lo Stato di Donald Trump, il dado è tratto e non si torna più indietro. Con lui tutto il clan: Ivanka, Eric, Tiffany. Ma poi è ancora il primogenito a salire sul palco per spiegare che per suo padre "nulla è impossibile" e facendosi testimonial dell'America secondo i Trump.

Comincia da qui, sulle note di 'New York New York', la necessaria presa di coscienza del partito repubblicano che, nonostante la calma apparente alla convention, resta percorso dalle divisioni. C'è chi nota infatti che se il caos e l'ostruzionismo minacciati per la 'cerimonia' del roll call si è esaurito in un nulla di fatto, a guardare bene l'esito della chiamata al voto risulta chiaro che il mandato - se così si può chiamare - non è pieno: sono 721 i delegati che hanno votato contro, l'espressione più significativa di dissenso all'interno del partito dal 1976, quando i repubblicani ebbero una convention contestata, ricorda il New York Times.

Così è lo speaker della Camera Paul Ryan che, pur avendo tentennato fino alla fine nell'appoggiare Trump, in virtù della sua carica istituzionale si assume la responsabilità di un appello ultimo all'unità, con un discorso tutto volto a garantire valori repubblicani e conservatori.

A ribadire che bisogna vincere contro Hillary Clinton perché alla fine "resta uno sconto tra idee". E ad esortare: "Facciamolo, unifichiamo questo Paese. Quest'anno di sorprese può finire nel migliore dei modi".

ats ansa

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

GIGETTO 7 anni fa su tio
Grandissimo Donald Trump!!! Spero tantissimo che venga eletto quale prossimo presidente USA!!!

sedelin 7 anni fa su tio
mi auguro che non sia lui l' "uomo che farà la storia dell'america" , meglio il meno peggio.

comp61 7 anni fa su tio
Risposta a sedelin
certo, ma la bionda sarebbe meglio??

sedelin 7 anni fa su tio
Risposta a comp61
MENO PEGGIO
NOTIZIE PIÙ LETTE