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TURCHIA«Abbiamo inviato i dossier agli USA, aspettiamo l'estradizione di Gulen»

19.07.16 - 13:30
Erdogan è «vivo per miracolo». Arrestato un alto consigliere militare
«Abbiamo inviato i dossier agli USA, aspettiamo l'estradizione di Gulen»
Erdogan è «vivo per miracolo». Arrestato un alto consigliere militare

ANKARA - "Abbiamo inviato agli Stati Uniti quattro dossier, attendiamo i passaggi necessari per l'estradizione di Gulen".

Lo ha detto il ministro della Giustizia turco, Bekir Bozdag - citato dalla Cnn Turk - riferendosi all'imam e magnate Fethullah Gulen, che la Turchia accusa di essere dietro al fallito golpe.

Gli Stati Uniti "smettano di ospitare quel terrorista che non fa bene ne all'umanità né all'Islam". Lo ha detto il premier turco Binali Yildirim.

Erdogan «salvo per miracolo» -  «Se fossi rimasto» nel resort di Marmaris «10 o 15 minuti in più, sarei stato ucciso o catturato». Lo ha sostenuto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ripercorrendo in un'intervista tv la notte del fallito golpe.

Arrestato un alto consigliere militare di Erdogan - Un alto consigliere militare del presidente turco Recep Tayyip Erdogan è stato arrestato nel sud della Turchia con l'accusa di aver partecipato al fallito golpe. Lo riportano media locali.

Pena di morte - Il ripristino della pena di morte in Turchia costituirebbe una violazione degli obblighi del Paese previsti dal diritto internazionale dei diritti umani e un "grande passo nella direzione sbagliata". Lo ha affermato l'Alto commissario Onu per i diritti umani Zeid Ràad Al Hussein.

La Turchia ha abolito la pena di morte nel 2004, ma non ha effettuato esecuzioni da 32 anni, dal 1984", ha affermato l'Alto commissario Zeid in una dichiarazione resa nota a Ginevra.

Nel 2006, Ankara ha inoltre ratificato il secondo protocollo opzionale al Patto internazionale sui diritti civili e politici, che mira all'abolizione della pena di morte. Il diritto internazionale non consente a uno Stato che ha ratificato il Patto e il suo secondo protocollo opzionale di denunciarlo o ritirarsene, ha spiegato la portavoce Onu Ravina Shamdasani.

Dopo il tentato colpo di Stato in Turchia è stata evocata la possibilità di reintrodurre la pena di morte ed anche la possibilità di applicare la pena capitale ai responsabili del tentato colpo di Stato, ma questo "sarebbe completamente non in linea con il diritto internazionale dei diritti umani", la pena di morte non può essere applicata in modo retroattivo, ha aggiunto Shamdasani.


 
 

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