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REGNO UNITOCorbyn: «Non mi dimetto»

27.06.16 - 08:36
Nel frattempo è salito a 12 il numero di ministri del governo ombra che ha ritirato il proprio sostegno al leader. Osbone: «Pronti a nuove sfide»
Corbyn: «Non mi dimetto»
Nel frattempo è salito a 12 il numero di ministri del governo ombra che ha ritirato il proprio sostegno al leader. Osbone: «Pronti a nuove sfide»

LONDRA - Il leader del Partito laburista britannico Jeremy Corbyn non intende dimettersi dopo il voto che ha sancito l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea.

"Mi dispiace che ci sia chi si è dimesso dal mio governo ombra, ma non tradirò la fiducia di chi ha votato per me. Chi vuole un cambiamento di leadership si dovrà confrontare in elezioni democratiche e io mi candiderò", afferma Corbyn in un comunicato citato dai media britannici.

Intanto, è salito a 12 il numero di ministri del governo ombra che ha ritirato il proprio sostegno al leader. Oggi è previsto un primo dibattito sull'ammissibilità di una mozione di sfiducia presentato da due deputate.

Osborne: «Pronti a nuove sfide» - La Gran Bretagna "è pronta a confrontarsi con qualsiasi cosa ci aspetti in futuro": così il cancelliere allo Scacchiere George Osborne in conferenza stampa.

"Ora la democrazia ha parlato, e ora dobbiamo agire sulla base dell'esito. E io rispetterò il risultato" del referendum per la Brexit. La Gran Bretagna è "attrezzata" per le nuove sfide, ha detto Osborne.

E ha proseguito: "Dovremmo avviare il negoziato per l'uscita dall'Ue solo quando avremo un piano. Alcune aziende hanno interrotto le proprie decisioni su investimenti e assunzioni. Il ritardo nel ricorso all'articolo 50 aiuterà".

Osborne ha sottolineato che la Gran Bretagna ha un "robusto quadro di misure contingenti" per fronteggiare gli effetti della Brexit, ammettendo tuttavia che nei prossimi giorni "non ci sarà una navigazione tranquilla".

"L'uscita dall'Ue non è quello che volevo o per cui ho fatto campagna, ma rispetto la decisione del referendum", ha detto Osborne. "Il risultato avrà un effetto sulle finanza pubblica, ma dovremo attendere finché non avremo un nuovo premier. Ho assunto un importante incarico, e sono assolutamente concentrato sul portare stabilità e certezze".

Per quanto riguarda il suo ruolo nel governo, Osborne a chi gli chiedeva quando avrebbe presentato le proprie dimissioni ha risposto che "la Gran Bretagna è il mio Paese manterrò gli impegni connessi ai miei doveri".

"Non voglio che la Gran Bretagna volti le spalle all'Europa e al mondo", ha detto ancora il cancelliere allo Scacchiere. Il Paese "è aperto al business", ha sottolineato nel primo intervento pubblico dopo la Brexit, teso - spiegano gli osservatori - a tranquillizzare i mercati dopo il 'terremoto' finanziario di venerdì scorso.

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