La cerimonia è avvenuta alla presenza del Dalai Lama, delle autorità indiane dell'Arunachal Pradesh e di migliaia di persone
NEW DELHI - Il primo ministro del governo tibetano in esilio, Lobsang Sangay, ha prestato giuramento oggi a Dharamsala, nel nord dell'India, per un secondo mandato. Lo riferisce un comunicato del sito internet dell'Amministrazione centrale tibetana (Cta).
La cerimonia è avvenuta alla presenza del Dalai Lama, il leader spirituale dei tibetani, delle autorità indiane dell'Arunachal Pradesh e di migliaia di persone davanti al tempio di Tsuglagkhang. Il giuramento è stato amministrato dal capo della commissione di giustizia Kargyu Dhondup ed è stato preceduto da un rituale religioso. Nel suo discorso di insediamento, il premier ha annunciato di voler attuare una strategia del "5-50" per realizzare l'obiettivo di una "vera autonomia" della regione nei prossimi 5 anni, oppure gradualmente attraverso un lunga lotta per i prossimi 50 anni. "In cinque anni - ha detto - dobbiamo ottenere una genuina autonomia oppure sarà la Cina a cambiare in nostro favore nel prossimo mezzo secolo". Ha poi sottolineato il 'sacrificio dei tibetanì ricordando le 144 immolazioni dal 2009 per protestare contro l'oppressione di Pechino.