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ITALIATusk, in Europa solo lamentele e pessimismo

05.05.16 - 19:44
Schulz, «Non dobbiamo copiare i populisti per avere voti»
Tusk, in Europa solo lamentele e pessimismo
Schulz, «Non dobbiamo copiare i populisti per avere voti»

ROMA - "Il nostro panorama politico in Europa oggi è solo pessimismo e lamentele. Soltanto questo. Le crisi e i problemi che ci sono al momento non sono una ragione per essere pessimisti e lamentarsi passivamente". Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ad un dibattito in Campidoglio sullo Stato dell'Unione. "Oggi abbiamo bisogno di attivismo. E questa è un'occasione per dire grazie al governo italiano, per la sua nuova proposta del Migration Compact. Può essere una svolta", ha aggiunto.

"Non dobbiamo però trasformare l'Europa in una fortezza, ma dobbiamo ripristinare dei controlli efficaci ed efficienti ai confini esterni per garantire la sicurezza ai cittadini europei. Bisogna farlo per bloccare la marcia dei radicali" di ultradestra che stanno avanzando in tutta Europa, "dalla Scandinavia alla Spagna", ha proseguito Tursk.

Schulz - "Nel 2040, secondo le previsioni, gli europei rappresenteranno il 5% della popolazione in Europa. Come possiamo mettere barriere ai nostri confini e pensare che il 95% della popolazione non venga in Europa? È irrazionale? Non dobbiamo copiare i populisti per aver voti". Lo ha detto il presidente del parlamento europeo Martin Schulz.

"L'Europa è stata una promessa di qualcosa di più ogni giorno, più servizi, più salario. Adesso ci sono governi europei che invece chiedono salari più bassi, meno servizi, meno ferie. Per cosa? Per salvare le banche. E i loro figli sono senza lavoro. L'Europa era una promessa. Oggi invece non c'è un'Europa giusta". 

"Ad esempio, se c'è una multinazionale americana che viene in Europa pensa di non dover pagare le tasse perché negli Stati Uniti non le paga non va bene. Le tasse le devono pagare nel Paese in cui vengono a lavorare", ha aggiunto.

Junker - "Siamo europei a tempo pieno quando si tratta di prendere e siamo europei part-time quando si tratta di dare perché troppi politici ascoltano solo l'opinione pubblica nazionale". Lo ha detto il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ad un dibattito sullo Stato dell'Unione in Campidoglio.

"In tal modo non si sviluppa un senso comune europeo e non si sviluppa la sensazione della necessità dello sforzo da compiere. Abbiamo troppi europei part-time", ha aggiunto Juncker.

 

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