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COREA DEL NORDIl partito a congresso per "incoronare" Kim

05.05.16 - 19:26
La capitale nordcoreano è in fermento per un esercizio più di rituale che di sostanza
Il partito a congresso per "incoronare" Kim
La capitale nordcoreano è in fermento per un esercizio più di rituale che di sostanza

PYONGYANG - I dettagli sono stati verificati anche oggi con maniacale precisione perché i rituali formali e coreografici, che sono però sostanza nelle logiche del regime, possano funzionare domani alla perfezione: la tv nordcoreana Kctv ha mostrato le immagini di grande attesa e festa nella Pyongyang immersa nei preparativi dell'imminente apertura del settimo congresso del Partito del Lavoratori, il primo in 36 anni, che "incoronerà" Kim Jong-un, terza generazione della famiglia Kim al potere da 70 anni, a capo supremo sulla scia del padre Kim Jong-il e del nonno e fondatore dello Stato Kim Il-sung.

«Quello che ci si aspetta è un'investitura plebiscitaria del leader (appena acclamato "il grande Sole del 21/mo secolo", ndr.) a oltre quattro anni dalla presa del potere, rafforzata dalla approvazione del dogma del 'byongjin', il contestuale sviluppo di economia e armamenti nucleari», ha spiegato all'agenzia di stampa italiana ANSA una autorevole fonte vicina al corposo dossier nordcoreano.

È una evoluzione del "songun", la visione che vuole i militari "prima di tutto", strada imboccata a metà degli anni '90 dal "caro leader", ideatore del Paese divenuto potenza atomica e militare tanto da snobbare il lungo elenco delle risoluzioni Onu violate (1718 del 2006, 1874 del 2009, 2087 del 2013, 2094 del 2013 fino alla 2270 del 2016), ribadito dal Consiglio di Sicurezza all'ennesima intemperanza del lancio di missile da sottomarino effettuato ad aprile.

Il songun ha però distrutto l'economia, prosciugato le scarse risorse per tamponare la disastrosa carestia di fine secolo dopo le alluvioni e reso la Corea del Nord del tutto dipendente dalla Cina: lo schema sarebbe il riequilibrio e la rivitalizzazione del partito per un nuovo impegno sul fronte economico. Non è un caso, sui rapporti difficili con l'alleato Pechino, irritato per la imprevedibilità di Pyongyang, che i media ufficiali abbiano riferito i messaggi di "congratulazioni da tutto il mondo" (come Partito comunista russo, Islamic Iran Solidarity Party e Partiti dei Lavoratori di Nepal, Mongolia e Bangladesh) per l'evento più importante della vita politica del Paese degli ultimi decenni senza citare il Partito comunista cinese che non è chiaro se abbia inviato come in passato una propria delegazione.

Nel gioco della rifondazione del Partito dei Lavoratori uno dei passaggi più da seguire, forse alla fine dei tre giorni di lavori, sarà quello delle nomine di vertice: un posto di peso, secondo gli osservatori, sarà assegnato alla sorella del leader Kim Yo-jong, il suo "braccio destro" negli ultimi tre anni e la persona più fidata. Alla soglia dei 30 anni, ci potrebbe essere la promozione da vice direttore della Propaganda all'interno del Comitato centrale del Partito a quella di capo di dipartimento che vale un posto da ministro.

Nati entrambi da Ko Yong-hui, moglie più amata da Kim Jong-il e morta a soli 51 anni per cancro, i due fratelli riproducono l'indissolubile legame tra il "caro leader" e Kim Kyong-hui, la sorella diventata la "lady Macbeth" di Pyongyang e la numero quattro del regime, fino a scomparire nel nulla dopo la caduta in disgrazia del marito Jang Song-thaek, giustiziato a dicembre 2013 per alto tradimento su ordine di Kim Jong-un.

Per il momento la macchina organizzativa e della propaganda ha lavorato a pieno regime arrivando a disporre la "sospensione momentanea" di funerali, matrimoni e spostamenti all'interno di Pyongyang per stroncare anche così sul nascere potenziali contrattempi alla consacrazione del "supremo leader".
 
 

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