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LIBIALibia, Sarraj ancora al lavoro sulla lista dei ministri

14.02.16 - 21:03
Alcuni media segnalano che alla mezzanotte di domani scade il nuovo termine indicato dall'Onu per individuare i nomi, ma ancora non è arrivato alcun annuncio di svolta
Libia, Sarraj ancora al lavoro sulla lista dei ministri
Alcuni media segnalano che alla mezzanotte di domani scade il nuovo termine indicato dall'Onu per individuare i nomi, ma ancora non è arrivato alcun annuncio di svolta

TRIPOLI - Ore concitate per la stesura della lista dei ministri del governo di unità nazionale libico: media dal paese nordafricano spaccato e insidiato dall'Isis segnalano che alla mezzanotte di domani scade il nuovo termine indicato dall'Onu per individuare i nomi, ma ancora non è arrivato alcun annuncio di svolta.

Per tutto il giorno, l'emittente Libya Channel ha alimentato la speranza che il premier designato Fayez al Sarraj potesse presentare già in queste ore una lista più 'corta' (si parla di 12 ministri) rispetto a quella da 32 nomi cui il Parlamento di Tobruk ha negato la fiducia il mese scorso: più che il tentativo di saziare gli appetiti delle numerose anime tribali, etniche e geografiche del paese attraverso una moltiplicazione dei portafogli, il no dell'assemblea parlamentare riconosciuta internazionalmente era dovuto all'ancora irrisolta questione del ruolo da affidare all'ingombrante generale Khalifa Haftar, a capo delle forze armate più o meno regolari di Tobruk.

La resistenze a Tobruk sono ancora vive: Ali al Qatrani, un rappresentante filo-Haftar nel consiglio di presidente guidato da Sarraj, il nocciolo del nascente "Governo di accordo nazionale" ha promesso che non permetterà al nuovo esecutivo di ottenere la fiducia del parlamento, riferisce il sito Alwasat. Dalle sintesi non si capisce quale sia il seguito di Qatrani, Presidente della Commissione Difesa del Parlamento di Tobruk, ma il ritardo nel varo lascia presupporre che non sia isolato.

Intanto l'Isis mostra di soffrire segnalazioni e movimenti di forze nell'area di Misurata, a ovest della sua roccaforte Sirte: fonti hanno detto ad Alwasat che i jihadisti hanno scavato una trincea lunga tre chilometri e larga mezzo metro nella zona agricola di Dhaheer "in preparazione a un attacco".

Alla preghiera del venerdì i predicatori della città culla di Muammar Gheddafi, candidata a diventare la 'capitale' libica dello Stato islamico, hanno annunciato che il califfo al Baghdadi ha dato ordini per condurre un "jihad", una "guerra santa", a Sirte. La potente municipalità di Misurata è quella che ha fornito parte rilevante delle milizie che hanno conquistato Tripoli e da circa un anno guida timidi tentativi di insidiare Sirte, la città sull'omonimo golfo controllato per circa 250 chilometri dai terroristi dell'Isis.

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