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REGNO UNITOCameron: "Raid in Siria entro due settimane"

22.11.15 - 13:38
Il premier britannico prepara la sua campagna di persuasione nei confronti dei parlamentari. Governo criticato per i tagli anti-terrorismo
Cameron: "Raid in Siria entro due settimane"
Il premier britannico prepara la sua campagna di persuasione nei confronti dei parlamentari. Governo criticato per i tagli anti-terrorismo

LONDRA - Il premier britannico David Cameron prepara la sua campagna di persuasione nei confronti dei parlamentari del Regno per ottenere il via libera ai raid aerei contro l'Isis in Siria, che secondo l'agenda del governo dovrebbero cominciare nelle prossime due settimane: lo scrive il Sunday Times. Cameron esorterà i parlamentari dicendo loro che dovrebbero cominciare a comportarsi come "Churchill, non Chamberlain" se vogliono sconfiggere il terrorismo.

I tagli anti-terrorismo non piacciono - Governo conservatore britannico sotto tiro per i tagli di bilancio alle forze di polizia e all'antiterrorismo. A cavalcare l'allarme, sullo sfondo degli attacchi di Parigi, non sono solo solo esponenti dell'opposizione laburista, ma anche responsabili dell'ordine pubblico del regno, stando a quanto scrive oggi l'Observer.

La polemica prende forma mentre David Cameron accelera per ottenere dal parlamento britannico l'ok ai raid "anti-Isis" della Raf anche in Siria, sfidando l'opposizione del leader laburista Jeremy Corbyn e preparandosi a fare quella che il Sunday Telepgraph definisce una "dichiarazione di guerra", e mentre il suo cancelliere dello Scacchiere, George Osborne, ipotizza piani 'faraonici' per la Difesa.

Piani che vanno dal rinnovo dei sottomarini nucleari Trident al prospettato acquisto di decine di F-35 in più (nei prossimi anni e decenni) da dislocare sulle portaerei 'Queen Elizabeth' e 'Prince of Wales'. E che tuttavia, stando all'Observer, non cancellano i timori immediati dei vertici della sicurezza nazionale per i tagli che lo stesso Osborne ha confermato nel prossimo budget: tagli che per "200 milioni di sterline" (quasi 310 milioni di franchi, ndr), sostiene il domenicale del Guardian, si abbatteranno proprio sull'antiterrorismo. Il giornale racconta d'un braccio di ferro sotterraneo in corso. E dà voce a Lord Blair, capo di Scotland Yard all'epoca degli attentati di Londra del 2005, secondo cui il governo rischia così d'abdicare all'impegno di "proteggere i cittadini".

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