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EUROPAPraga e Bratislava respingono le quote Ue

04.09.15 - 16:11
"Non è chiaro come siano calcolate né cosa debbano fare le autorità locali per trattenere i profughi", sostengono i ministri dell'Interno ceco e slovacco. Il Regno unito donerà 100 milioni
Praga e Bratislava respingono le quote Ue
"Non è chiaro come siano calcolate né cosa debbano fare le autorità locali per trattenere i profughi", sostengono i ministri dell'Interno ceco e slovacco. Il Regno unito donerà 100 milioni

BRUXELLES - I ministri dell'Interno ceco e slovacco, Milan Chovanec e Robert Kalinak, respingono le quote Ue. "Non risolvono niente. Non è chiaro come siano calcolate né cosa debbano fare le autorità locali per trattenere i profughi" che mirano alla Germania, ha detto Chovanec a Praga prima della conferenza V4 sull'immigrazione. "Per noi sono inaccettabili", ha detto dal canto suo Kalinak.

Ministri germanofoni della sanità per assistenza ai migranti - L'assistenza sanitaria ai migranti, le vaccinazioni contro il morbillo e la formazione dei prezzi dei medicamenti sono state al centro delle discussioni dei cinque ministri della sanità tedescofoni riunitisi a Vienna. Tra questi anche il consigliere federale Alain Berset, indica il Dipartimento federale dell'interno (DFI) in una nota odierna.

All'incontro di lavoro i ministri della salute di Svizzera, Austria, Germania, Liechtenstein e Lussemburgo si sono scambiati opinioni sull'affluenza di migranti e le relative conseguenze sui propri sistemi sanitari.

 Cameron: "La Gran Bretagna donerà 100 milioni di sterline per i rifugiati" - La Gran Bretagna contribuirà con ulteriori 100 milioni di sterline (148,4 milioni di franchi) agli aiuti umanitari per i profughi siriani. Lo ha dichiarato oggi il premier britannico David Cameron nel corso di una conferenza stampa a Madrid. Il contributo totale di Londra supera così il miliardo di sterline: è il maggiore impegno di sempre della Gran Bretagna in una emergenza umanitaria.

Cameron ha sottolineato che nessun altro Stato europeo ha donato tanto come il Regno Unito. Non ha però fornito dettagli sul numero esatto di profughi che verranno accolti nel Paese, ribadendo che si tratta di "migliaia". E ha aggiunto: "Non c'è un numero di persone che possiamo accogliere in grado di porre fine a questa crisi".

Il problema, ha ribadito, va risolto mettendo fine al conflitto in Siria. Il primo ministro non è però intenzionato a cercare il sostegno del parlamento per condurre attacchi aerei nel Paese del Medio Oriente, se non nel caso in cui vi sia un "autentico consenso" fra i deputati.

 

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