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MACEDONIADue ministri e il capo dei servizi segreti si dimettono

13.05.15 - 11:26
È la prima conseguenza politica dello scandalo delle intercettazioni
Due ministri e il capo dei servizi segreti si dimettono
È la prima conseguenza politica dello scandalo delle intercettazioni

SKOPJE - In Macedonia, Paese dei Balcani occidentali in preda a una profonda crisi politica e che vive una fase di grande instabilità, si sono dimessi i ministri dell'interno Gordana Jankulovska e delle comunicazioni e dei trasporti Mile Janakieski, oltre al capo dei servizi segreti Saso Mijalkov.

È la prima conseguenza politica dello scandalo delle intercettazioni, che vede sotto accusa il premier conservatore Nikola Gruevski, del quale l'opposizione socialdemocratica chiede a gran voce le dimissioni.

I tre esponenti dimissionari sono tra i collaboratori di governo più vicini al premier (Mijalkov è suo cugino), che ha accettato le loro dimissioni e ha subito avanzato la proposta di nuovi nomi alla loro successione. Sarà il Parlamento, già nella giornata di oggi, ad approvare le proposte del premier.

Le dimissioni - a pochi giorni dai drammatici fatti di Kumanovo con l'attacco armato di estremisti albanesi che ha provocato 22 morti e 37 feriti - sono giunte nella tarda serata di ieri, dopo incontri che gli ambasciatori di alcuni Paesi occidentali (Usa, Gb, Francia, Germania, Italia e Ue) hanno avuto negli ultimi giorni con rappresentanti politici sia di governo che dell'opposizione.

Incontri nei quali il premier Gruevski è stato apertamente criticato per la vicenda delle intercettazioni (20mila persone messe sotto ascolto, in primis politici, giornalisti e diplomatici). A chiedere apertamente le sue dimissioni è stato da Bruxelles nelle ultime ore il vicepresidente del parlamento europeo Alexander Graf Lambsdorff.

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