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Il critico d'arte scende in campo: "Rimetto al suo posto la Pietà di Rondanini"
MILANO - "Se entro il 2 novembre non decidono di rimettere al suo posto" la Pietà Rondanini di Michelangelo, "mi candido a sindaco" di Milano "e la rimetto io al suo posto con le mie mani, farò la lista 'Michelangelo', anzi, 'Buonarroti'". Così ha detto il critico d'arte italiano Vittorio Sgarbi, al belvedere del Pirellone per un dibattito sullo spostamento dell'opera dal museo all'antico Ospedale spagnolo, del Castello Sforzesco milanese.
Il critico d'arte, interpellato dai giornalisti a margine del dibattito, ha ribadito che "l'allestimento attuale è comodo ma inespressivo, quando sarà finito Expo tornerà al suo posto, che è sacro".
"Come mostra temporanea - ha aggiunto - va benissimo: fino al 31 ottobre sospendo la belligeranza poi dal 2 novembre, giorno dei morti, sarà 'strage'". Sgarbi, criticando tutti coloro che hanno avallato lo spostamento, del sindaco Giuliano Pisapia e dell'assessore comunale alla Cultura Filippo Del Corno ha detto che "sono persone semplici e delicate" ma "se non sanno le cose, vadano a scuola e studino museografia", perché quello che è stato fatto "è come portare un cane in chiesa a pisciare o bestemmiare di fronte alla Madonna".
Altro punto su cui l'esperto italiano ha bocciato il nuovo allestimento è quello del suo costo: secondo Sgarbi, i soldi utilizzati "potevano darli ai poveri", mentre rimetterla al suo posto "costerà molto meno, giusto il trasporto". "La portiamo a mano, prendiamo un po' di extracomunitari che hanno bisogno di lavoro, gli diamo 250 euro l'uno e - ha concluso - la rimettiamo sul basamento romano che è stato eliminato, un pezzo storico su cui poggiava quest'opera".
ats ansa
