Il Senato francese ha radicalmente rivisto il progetto di legge sulla prostituzione in discussione da oltre un anno
FRANCIA - Il Senato francese ha radicalmente rivisto il progetto di legge sulla prostituzione in discussione da oltre un anno, approvando la reintroduzione del reato di adescamento ed eliminando tutte le sanzioni a carico dei clienti.
Una svolta radicale rispetto al testo d'origine, stilato dall'allora ministra ai Diritti delle donne Najat Vallaud-Belkacem, ma anche a quello approvato a fine 2013 dall'Assemblea nazionale, in cui erano previste sanzioni per "l'acquisto di prestazioni sessuali".
Immediata la reazione delle associazioni che forniscono assistenza alle prostitute, tra cui Act Up e Medecins du Monde, che in un comunicato comune spiegano che "il reato di adescamento, introdotto dodici anni fa, ha ampiamente degradato le condizioni di salute e di esercizio delle persone che si prostituiscono. Rifiutate dallo spazio pubblico, meno accessibili per le associazioni di sostegno, sono più esposte alla violenza e ai rischi".
Il testo originale, ispirato dalla legge svedese, puntava a dissuadere la domanda di sesso a pagamento e a ribaltare il peso della responsabilità, trasformando le prostitute da criminali in vittime. La decisione di sanzionare i clienti, però, aveva fin da subito creato forte dibattito, anche all'interno della maggioranza socialista.