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ITALIA / GERMANIAMattarella piace ai tedeschi

02.03.15 - 22:11
Visita del capo dello Stato italiano a Berlino
Mattarella piace ai tedeschi
Visita del capo dello Stato italiano a Berlino

BERLINO - "Impressionati" dalle riforme dell'Italia, "affascinati" dalla velocità del percorso impresso dal premier Matteo Renzi, sicuri che come la Germania è una "cerniera" verso i paesi del nord e dell'est, l'Italia lo è per i paesi del Sudeuropa. Il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella forse non si aspettava tanti elogi dalla Germania nella sua prima visita all'estero. Elogi a un percorso riformatore che sembra dare i primi frutti come confermano alcuni dati economici che lo hanno accompagnato in questa trasferta a Berlino. Il capo dello Stato ha potuto infatti contare sulla decisa caduta dello spread e di alcuni valori, come quello della leggera discesa della disoccupazione in Italia, che confermano come la linea del deciso risanamento dei conti sia pagante in Europa.

Al punto che nelle sue conversazioni con il presidente Joachim Gauck e la cancelliera Angela Merkel Mattarella ha potuto confermare che "l'Italia si ritiene parte del sistema di garanzie del risanamento europeo". Naturalmente l'Unione europea deve fare di più nella visione italiana. Anzi "deve cambiare passo", ha detto oggi Mattarella che ha costruito il suo primo passaggio a Berlino proprio sulla necessità di completare a tappe forzate il processo di integrazione europeo.

Bisogna costruire una "governance" europea più forte in campo economico e finanziario, ha spiegato. Ma certamente, è stato sottolineato, se l'endorsement della Germania è stato registrato, Mattarella non è sbarcato nella capitale tedesca "per cercare l'approvazione della Germania".

Sergio Mattarella ha confermato oggi ai vertici tedeschi il suo afflato europeista e la volontà di aiutare le riforme dell'Italia seppur con il suo stile riservato e attento alle diverse competenze istituzionali. Ma non c'è dubbio che "l'Europa deve riprendere a crescere, a sviluppare la propria integrazione. Soltanto così potrà continuare ad alimentare speranze per le nuove generazioni".

Concetti sviluppati sia con Gauck in mattinata che con Merkel nel pomeriggio attraverso un colloquio cordiale di circa 40 minuti. Infatti se il presidente Gauck si è mostrato entusiasta dei provvedimenti italiani ("Il governo di Matteo Renzi è riuscito a dare nuove speranze di cambiamento e ad avviare riforme ambiziose"), la Merkel ha confermato più sobriamente il pieno "endorsement" di Berlino alle riforme renziane.

Un rapporto "speciale", quindi, quello tra Italia e Germania: c'è un tasso di condivisione e amicizia altissimo", ha spiegato Mattarella. E "credo che ciò possa essere un elemento che aiuta a rafforzare la spinta verso la crescita dell'integrazione europea". Anche perché, sottolineano i suoi collaboratori prima di imbarcarsi per Bruxelles, seconda tappa di questa missione, proprio la natura e la forza della crisi che "ci ha investiti ci costringe ad essere uniti".

Ma non solo di questo si è parlato a Berlino: Mattarella ha portato al centro dell'attenzione la crisi libica e soprattutto l'emergenza umanitaria in corso dopo la fine dell'operazione Mare Nostrum. "Non vi lasceremo soli", ha garantito la cancelliera che è parsa consapevole della portata del problema.

E neanche questa volta è mancato un atto di forte impatto simbolico, una sosta al memoriale del muro di Berlino. "Il ricordo dell'innaturale divisione di Berlino e dell'Europa, deve costituire un forte richiamo alla necessità di continuare a dare impulso all'integrazione europea" affinché "orrori simili non si ripetano".

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