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GERMANIAPegida si spacca, i fuoriusciti fondano un nuovo gruppo

29.01.15 - 18:41
Il nuovo movimento punta alla democrazia diretta e ha tra i suoi argomenti principali la necessità di un freno all'immigrazione
Pegida si spacca, i fuoriusciti fondano un nuovo gruppo
Il nuovo movimento punta alla democrazia diretta e ha tra i suoi argomenti principali la necessità di un freno all'immigrazione

BERLINO - In Germania si è spaccato il movimento anti-islamico Pegida, che da ottobre ha manifestato quasi ogni lunedì contro una presunta islamizzazione del Paese. Dopo le dimissioni di metà della presidenza, ieri, i fuoriusciti hanno annunciato oggi la nascita di un nuovo movimento, che punta alla democrazia diretta e ha tra i suoi argomenti principali la necessità di un freno all'immigrazione.

"Non vogliamo camminare fino all'esaurimento", ha spiegato l'ex vice-presidente e cofondatore di Pegida René Jahn oggi a Dresda, patria natale della protesta anti-islam: "Vogliamo raggiungere il ceto medio borghese" nella capitale della Sassonia. Diversa l'impostazione del nuovo gruppo - il cui nome resta per ora sconosciuto -, che invece dello scontro cerca il dialogo con la politica e i media, da Pegida definiti "stampa menzognera", Lügenpresse in tedesco, termine usato durante il nazismo.

Il nuovo movimento ha annunciato di voler continuare a manifestare ogni lunedì. Pegida, dal suo account Facebook, ha attaccato i fuoriusciti, accusati di essersi lasciati "comprare", e ha spiegato di voler per conto suo rimanere fedele alle proprie ragioni anti-islam e di proseguire le manifestazioni di piazza, ogni lunedì.

Secondo Jahn la spaccatura non sarebbe affatto avvenuta per le minacce al gruppo dirigente, ma per contrasti sul futuro dell'ex leader dimissionario Lutz Bachmann. Il pluripregiudicato Bachmann era stato costretto alle dimissioni la scorsa settimana, dopo che la stampa aveva pubblicato con grande evidenza una sua foto con la pettinatura e i baffi tagliati al modo del dittatore nazista Adolf Hitler. Inoltre erano emerse alcune frasi pubblicate su Facebook, in cui aveva espresso giudizi gravemente diffamatori e razzisti nei confronti di migranti e persone socialmente deboli.

Ats Ans

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