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GRECIA / UNIONE EUROPEATsipras, "eurosinistra" spiazzata, Le Pen plaude

26.01.15 - 19:51
La vittoria di Syriza convince più la destra euroscettica che la sinistra anti austerità, della quale fa parte il partito greco
Tsipras, "eurosinistra" spiazzata, Le Pen plaude
La vittoria di Syriza convince più la destra euroscettica che la sinistra anti austerità, della quale fa parte il partito greco

ATENE - Silenzio imbarazzato oggi negli ambienti della sinistra anti austerità, ma Marine Le Pen - come tutta la destra euroscettica - plaude alla vittoria di Alexis Tsipras, pronto a governare con un piccolo partito ultra conservatore soltanto perché contrario come Syriza alle politiche di austerità di Bruxelles e di Berlino.

In seno alla sinistra europea, solo Pablo Iglesias di Podemos e in Italia l'ex leader di Prc Fausto Bertinotti prendono posizione oggi, avallandola, sulla decisione di Syriza di allearsi con gli indipendenti di destra di Anel, una scelta apertamente criticata da Die Tageszeitung (Taz), una sorta di Manifesto tedesco, secondo cui "non è un buon inizio".

Per il resto, la sinistra radicale europea, dopo i toni trionfalistici di ieri dopo l'ampia vittoria di Tsipras alle politiche greche, sembra mantenere un silenzio imbarazzato.

Le home page di quotidiani come Il Manifesto in Italia e l'Humanité in Francia continuavano, a metà pomeriggio, ad ignorare l'imminente nascita di un governo che molti a sinistra interpretano come una alleanza contro natura. L'Huma, vicino ai comunisti francesi di cui è stato l'organo ufficiale per decenni, continuava imperterrito a titolare "Un soffio di speranza per voltare la pagina dell'austerità". Discreti, dopo i toni vittoriosi di ieri, leader come Nichi Vendola in Italia o Jean-Luc Mélenchon in Francia, che una vignetta di Le Monde rappresenta ubriaco dopo la vittoria di Tsipras, ma in una sala con le sedie tutte completamente vuote.

Marine Le Pen, la leader dell'estrema destra euroscettica francese, invece esulta, rallegrandosi "per lo schiaffo democratico mostruoso che il popolo greco ha dato all'Unione europea". Ieri, tra i primi ad esprimersi, spiccava il suo vice Florian Philippot, un eurodeputato. La vittoria di Tsipras, aveva twittato, rappresenta "uno schiaffo alla casta neogollista e socialista europeista, e una bella speranza perché i veri dibattiti potranno moltiplicarsi: sull'austerità, sull'euro, sull'Ue!". Al quotidiano online Affaritaliani, il leader degli euroscettici britannici Nigel Farage ha definito infine la vittoria di Syriza "una buona notizia".

L'alleanza tra Syriza e Anel piace alla destra euroscettica in quanto permetterà di riaprire il dibattito sull'integrazione europea, battendo tasti dolenti come l'immigrazione o il terrorismo, l'obiettivo di ricostituire al 100% la sovranità nazionale, abbandonando, tra le altre cose, la moneta unica.

Parte della sinistra euroscettica condivide alcuni di questi obiettivi come la lotta contro la moneta unica o quella che volentieri viene definita l'Europa dei banchieri, in opposizione all'Europa dei popoli.

Ma, almeno a prima vista, Syriza e Anel sono lontani anni luce l'uno dall'altro. Il primo partito è laico, il secondo è vicino alla chiesa greco-ortodossa. Il partito di Tsipras ha, nei confronti dell'immigrazione, una politica molto aperta e progressista, mentre quello di Panos Kammenos dichiara una guerra senza quartiere a extracomunitari e senzatetto.

Difficile che l'intesa possa durare a lungo, fanno notare molti commentatori, sia in Grecia, sia in Europa. A meno che l'obiettivo, recondito, di Tsipras sia uno soltanto: nuove elezioni per puntare alla maggioranza assoluta.

Ats Ans

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