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GRECIASchulz chiama Tsipras: "E' pragmatico". C'è la coalizione

26.01.15 - 10:49
Il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ha sentito telefonicamente il vincitore delle elezioni greche. "Il partito Greci Indipendenti sosterrà il governo"
Schulz chiama Tsipras: "E' pragmatico". C'è la coalizione
Il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ha sentito telefonicamente il vincitore delle elezioni greche. "Il partito Greci Indipendenti sosterrà il governo"

BRUXELLES - "Tsipras è un pragmatico, sa benissimo che dovrà fare dei compromessi, sia internamente, nel suo Paese, sia esternamente".

Lo assicura il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, che ha raccontato alla radio tedesca di aver chiamato al telefono nella notte il futuro premier greco. Dopo aver ricordato che Tsipras avrà bisogno di un alleato, Schulz sottolinea di non vedere "alcun partner di coalizione disposto o in grado di condividere le richieste radicali del suo partito".

Tsipras ha la coalizione di governo - "Il partito Greci Indipendenti sosterrà il governo che sarà formato dal presidente incaricato Tsipras. Da questo momento il Paese ha un nuovo governo". È quanto ha dichiarato Panos Kammenos, il leader del partito Greci Indipendenti (Anel, di destra) uscendo dall'incontro di un'ora avuto con Alexis Tsipras.

"Tsipras deve ripagare il debito" - "Tsipras deve ripagare il debito, sono queste le regole del gioco, non c'è spazio per comportamenti unilaterali in Europa" anche se "un allungamento delle scadenze del debito è possibile". A dirlo, in un commento alla stazione radio francese Europe1 dopo la vittoria elettorale di Syriza in Grecia, è il membro del direttorio Bce Benoît Cœuré, avvertendo che questa volta la Grecia "non deve soldi agli speculatori o ai mercati, ma ai contribuenti europei", con Germania (60 miliardi) e Francia (46 miliardi) in testa. Dopo il salvataggio, la quota dei creditori privati della Grecia si è ridotta ad appena il 17%.

Mentre non si esclude un allungamento delle scadenze sul debito greco con ulteriore taglio dei tassi, il problema di Atene con la Bce resta l'accordo con la troika: il leader di Syriza vorrebbe rinnegarlo, ma la Bce ha più volte avvertito che la liquidità d'emergenza alle banche elleniche, concessa per appena due settimane, è legata all'erogazione dell'ultima tranche di salvataggio e a un nuovo accordo fra Atene e i creditori di Bce, Ue e Fmi.

Analisti UBS, "Il nodo sono le riforme strutturali" - "Prevediamo ancora difficili negoziati con i creditori nei prossimi mesi. Tuttavia, un accordo è nell'interesse della Grecia e dei suoi partner europei, quindi ci aspettiamo un accordo da raggiungere prima di grandi scadenze di obbligazioni quest'estate". È il commento degli analisti di Ubs dopo le elezioni in Grecia che hanno visto Syriza imporsi ma non abbastanza per governare da sola.

E adesso? Si interrogano gli analisti. "Identifichiamo tre aree cruciali di colloqui. In primo luogo, riteniamo che ci potrebbe essere un compromesso sulla riduzione del debito, a patto che sia in forma di allungamento delle scadenze e riduzione dei costi. Al contrario riteniamo che un taglio definitivo sia improbabile. In secondo luogo, potrebbero essere accettati alcuni allentamenti dell'austerità e sugli obiettivi di avanzo primario (dal previsto 4-4,5% del PIL fino al 2022) anche se a costo di una futura riduzione del debito più lenta. In terzo luogo, probabilmente il nodo più difficile, potrebbe essere quello delle riforme strutturali, poiché la Troika vede queste riforme come il presupposto fondamentale per portare la crescita economica in Grecia, mentre Syriza si propone di invertire molte di queste misure, in base al suo manifesto pre-elettorale". Le incertezze sono sui tempi di queste discussioni, se entro il riesame di fine febbraio, e allo stesso modo, se l'Eurogruppo sarà disposto a prorogare il termine.

Ats Ans

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