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Il leader dello Scottish National Party auspica una "rivoluzione costituzionale" nel Regno Unito
LONDRA - Alex Salmond, l'ex leader dello Scottish National Party (Snp) e protagonista della corsa per il referendum sull'indipendenza scozzese, auspica una "rivoluzione costituzionale" nel Regno Unito che porti all'abolizione della Camera dei Lord da sostituire con un "Senato del popolo". E per farlo pensa ad un referendum.
Continua così la sua marcia politica Salmond, tutt'altro che ritiratosi dall'arena quindi dopo le dimissioni da first minister scozzese e leader dell'Snp, seguite alla sconfitta della campagna indipendentista nella consultazione di settembre in cui la Scozia ha scelto di rimanere nell'Unione.
Salmond potrebbe invece rivelarsi figura chiave per risolvere l'eventuale rebus che rischia di scaturire dalle prossime elezioni (il 7 maggio 2015), con i principali partiti - Labour e Conservatore - che i sondaggi hanno dato per settimane testa a testa paventando così la possibilità di un nuovo Parlamento bloccato con la conseguente necessità di un nuovo governo di coalizione. Salmond intende candidarsi a Westminster e ha anche accennato alla possibilità di sostenere un governo di minoranza laburista permettendo così al leader Ed Miliband di governare contando su un appoggio esterno.
E sul futuro della camera dei Lord i due non sembrano troppo distanti: anche Miliband ha annunciato di recente che un governo laburista è pronto a sostituirlo con un Senato eletto.
ats
