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Bufera sul sottosegretario inglese dopo la sua frase
LONDRA - Si alza la tensione a Westminster e volano accuse tra Labour e Tory nel clima che va già surriscaldandosi in vista delle elezioni politiche il prossimo 7 maggio, dopo che il sottosegretario per la riforma del Welfare, il conservatore Lord Freud, è stato colto mentre affermava che alcuni lavoratori disabili "non meritano nemmeno il salario minimo".
Freud se ne è scusato, senza riserve. Ma non basta. È stato il leader laburista Ed Miliband a sollevare la questione in parlamento, a far circolare una trascrizione delle parole incriminate poco prima del "question time" a Westminster cui il primo ministro è sottoposto ogni settimana, ha chiesto le dimissioni di Freud e ha puntato il dito contro il partito conservatore, facendo andare su tutte le furie il premier David Cameron, costretto a prendere pubblicamente le distanze dalle parole del suo sottosegretario.
"Non è la posizione del governo, non è la posizione di nessuno dei membri del governo. Il salario minimo è previsto per tutti, persone disabili incluse". Tema scottante per Cameron, che ha alzato la voce come poche volte accade, nel difendersi dagli attacchi di Miliband. Per poi tentare di ricucire affermando che presentare le scuse è stata la "cosa giusta da fare" da parte di Freud.
La "guerra" però è scoppiata, e si combatte sulla strategia del "noi e loro": il Labour coglie infatti l'occasione per ribadire le sue accuse contro il partito Tory, quello che difende lgli interessi "di pochi e non di tutti", rimarca.
ATS
