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STATI UNITITra orrore e improvvisazione, così lavora il boia in Arizona

18.08.14 - 20:22
I protocolli e le regole standard vengono sistematicamente aggirati. Un mese fa un condannato ha agonizzato per due ore prima di morire
Foto Keystone / AP
Tra orrore e improvvisazione, così lavora il boia in Arizona
I protocolli e le regole standard vengono sistematicamente aggirati. Un mese fa un condannato ha agonizzato per due ore prima di morire

PHOENIX - Farmaci letali cambiati all'ultimo momento, aghi infilati all'inguine invece che alle braccia dei condannati a morte come previsto, dosi medicinali clamorosamente più elevate dei protocolli iniettate contemporaneamente: le camere della morte dell'Arizona - secondo una inchiesta del New York Times - funzionerebbero regolarmente all'insegna dell'orrore, del lassismo e della noncuranza.

Approfittando dell'ambiguità delle regole scritte. In base ai dati emersi, spulciando tra i documenti dei tribunali dello Stato e dei dipartimenti di correzione locali, il quotidiano osserva che "l'improvvisazione non è inusuale in Arizona, dove i funzionari delle prigioni e i membri degli staff medici deviano di routine dalle regole scritte sulla conduzione delle esecuzioni".

L'ultimo esempio 'dell'orrore' è stata l'esecuzione del 23 luglio di Joseph Woods, durata quasi due ore, durante la quale sono state utilizzate 15 dosi di farmaci letali contro le due autorizzate. E su quanto accaduto è aperta un'inchiesta.

Ma la noncuranza nella conduzione delle esecuzioni risalirebbe a ben prima di questo tragico episodio, attribuito da alcuni alla carenza delle 'vecchie' medicine che le aziende produttrici non distribuiscono più per le condanne a morte.

Qualche esempio: nel 2010 - cita il 'New York Times' - il medico che presiedeva ad una esecuzione ha deciso all'ultimo momento di infilare gli aghi non nel braccio - come da protocollo dello Stato - ma nella coscia: "È ciò che preferisco" avrebbe detto secco lo specialista in una deposizione successiva. Il medico in questione ha condotto cinque esecuzioni, ed ha ricevuto tra i 5.000 ed i 6.000 dollari al giorno per il suo lavoro.

Nel 2012, alla vigilia dell'esecuzione di due condannati, il dipartimento delle prigioni dell'Arizona ha scoperto che i cocktail letali di cui disponeva erano scaduti ed ha cambiato farmaci lì per lì, senza alcuna consultazione specialistica.

Ancora: nel 2011, Charles Ryan, direttore del dipartimento di correzione dello Stato, per l'esecuzione di un uomo ha chiesto al team medico di cambiare uno dei tre medicinali usati. E i dottori lo hanno fatto, decidendo che "i farmaci erano essenzialmente equivalenti", sulla base dei bugiardini e di informazioni reperite su internet.

Dal 1992 ci sono state 37 esecuzioni in Arizona.

Ats Ans

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