Cerca e trova immobili

GERMANIAOmicidi neonazisti in Germania, due svizzeri arrestati

21.01.13 - 12:39
Uno dei due, ex insegnante, sarebbe già stato scagionato
Foto Keystone
Omicidi neonazisti in Germania, due svizzeri arrestati
Uno dei due, ex insegnante, sarebbe già stato scagionato

WICKAU - La procura dell'Oberland bernese ha archiviato le indagini contro uno dei due svizzeri sospettati di aver sostenuto una cellula neonazista tedesca, cui vengono attribuiti una decina di omicidi in Germania. L'ex insegnante era sospettato di aver contribuito a procurare l'arma usata per gli omicidi.

Lo ha riferito all'ats il procuratore David Steimer, confermando una notizia pubblicata dai domenicali "Sonntagszeitung" e "NZZ am Sonntag". Steimer ha aggiunto che l'indagine contro il secondo indiziato è ancora in corso, ma non si sa se si giungerà ad un'accusa nei suoi confronti. Il sospetto di sostegno ad organizzazione criminale non si è confermato nel corso dell'indagine, ha precisato.

 

In Germania è in corso da mesi una vasta indagine contro quella che si sospetta essere una vera e propria rete terroristica legata al gruppo "Clandestinità Nazionalsocialista" (Nationalsozialistischer Untergrund, NSU).

 

Un trio neonazista che risiedeva a Zwickau (Sassonia, nell'est della Germania) è sospettato di aver ucciso nove immigrati in diverse città tedesche fra il 2000 e il 2006 e una poliziotta nel 2007. Nel 2001 e nel 2004 i tre avrebbero anche compiuto attentati dinamitardi a Colonia, provocando 23 feriti. Due membri del trio si sono suicidati nell'autunno del 2011 dopo una rapina fallita ad una banca. Il terzo elemento, una giovane ragazza, si trova in detenzione preventiva.

 

Una pista seguita dagli inquirenti tedeschi ha portato anche in Svizzera: l'arma del delitto era una pistola ceca con silenziatore proveniente dalla Confederazione. In questo ambito, nel gennaio e nel febbraio del 2012 sono stati arrestati due svizzeri. Nelle prossime settimane la procura dell'Oberland bernese intende chiedere assistenza giudiziaria alle autorità tedesche per poter interrogare diversi cittadini germanici al fine di raccogliere nuovi indizi sulla provenienza dell'arma.

 

ats

 

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE