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STATI UNITISalto da 36mila metri, lancio nuovamente cancellato

09.10.12 - 17:59
Ancora problemi meteorologici, questa volta si tratta del troppo vento
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Salto da 36mila metri, lancio nuovamente cancellato
Ancora problemi meteorologici, questa volta si tratta del troppo vento

ROSWELL - Troppo vento. Ed è saltato, almeno per oggi, il sogno di Felix Baumgartner, un avventuriero austriaco di 43 anni, di diventare il primo uomo che batte in caduta libera il muro del suono. L'impresa dell'ex paracadutista doveva essere il suo ultimo 'tuffo' dopo i lanci dalle Petronas Tower di Kuala Lumpur, la statua del Gesù a Rio de Janeiro e la Taipei 101 Tower a Taiwan. Ma il pallone aerostatico che avrebbe dovuto portarlo a 36 mila metri di quota non si è mai alzato dal suolo.

L'impresa, dopo svariate false partenze, è stata rinviata. Il lancio con cui Baumgartner voleva mettere in gioco la vita era già stato cancellato ieri dalla Air Center Space di Roswell, New Mexico. Oggi l'austriaco aveva già indossato la speciale tuta pressurizzata da astronauta e un casco sperimentale ed era stato chiuso in cabina (pur soffrendo di claustrofobia) mentre scienziati, ingegneri aerospaziali, l'Air Force e la Nasa si preparavano a studiare i limiti e le capacità del suo organismo umano di reggere al grande salto da altezze quattro volte quelle di un aereo civile in volo. Non è chiaro quando verrà fatto un nuovo tentativo. Le previsioni meteo per domani non sono buone dovrebbero continuare ad essere incerte per tutto il resto della settimana.

Il 'tuffo' di Baumgartner mirava a rompere il record mondiale di caduta libera stabilito dal pilota dell'Air Force Joe Kittinger nel 1960: 31 mila metri di quota e 988 chilometri all'ora. La nuova impresa, battezzata Stratos, è finanziata dal gigante degli energy drink Red Bull che ha pagato milioni di dollari a società aerospaziali californiane per consentire il volo dell'austriaco.

Quella di Baugartner non è la prima, pericolosa avventura nel mondo dell'estremo finanziata da Red Bull. Uno dei suoi atleti, lo sciatore Shane McConkey, è morto in un incidente nel 2009. "Questo è un test di volo, non uno stunt", si è difeso Art Thompson, direttore tecnico della missione: "Stiamo mettendo alla prova tecnologie di cui l'umanità beneficerà per decenni a venire". Niente pubblicità, dunque. Stavolta però il salto oltre la barriera del suono era stato giudicato "senza precedenti" e rischioso da Kelly ÒKeefe, professore di marketing alla Virginia Commonwealth University: "Va oltre l'estremo. Il rischio di fallimento è molto alto".

Senza la tuta pressurizzata, che serve anche alla prevenzione di emboli, il sangue e gli altri fluidi organici dell'austriaco comincerebbero a bollire per mancanza di pressione atmosferica sopra i 20 mila metri. Baumgartner, che vive in Svizzera, è un 'saltatore' professionista che si è paracadutato con successo da una serie di strutture ma che avrebbe, per sua stessa ammissione, deciso di "mettere la testa a partito" con la fidanzata limitandosi d'ora in poi a missioni di soccorso in elicottero tra Europa e Stati Uniti.

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