La gravità della segnalazione iniziale, un bimbo che disperato chiamava la madre in un appartamento, nella solitudine di una domenica di agosto, e nessuno che rispondeva, ha messo però in allarme le forze dell'ordine: la polizia ha allertato i vigili del fuoco ed anche il 118.
Quando i soccorritori sono arrivati in via Enna, nella zona di Villa Fiorelli, nel quartiere Tuscolano, hanno seguito quella voce e suonato all'appartamento da cui provenivano quelle grida di aiuto. I proprietari hanno aperto la porta e sorpresi si sono trovati davanti quell'insolito spiegamento di forze. Che cosa stava succedendo? C'era stato un furto in un appartamento, qualcuno nel condominio si era sentito male o era capitata qualche altra disavventura tipica di un agosto in città? No, quella piccola armata era lì per ben altro. Una voce che chiamava "mamma". In realtà, hanno spiegato i proprietari dell'appartamento e anche i 'soccorritorì hanno potuto constatarlo, non c'era nessun bambino abbandonato e nessun allarme. La signora che si era preoccupata, dimostrando senso civico e umanità, chiamando il 113 si era sbagliata. A trarla in inganno era stato un pappagallo e capace soltanto di fare due cose: emettere un fischio e dire la parola "mamma".