Cerca e trova immobili
L'attentato di ieri è avvenuto durante la commemorazione di un parente di un capo delle milizie locali, i Comitati di resistenza popolare, Abdul Latif Al Sayed. Un kamikaze con una cintura esplosiva si è fatto saltare in mezzo alla folla, facendo una strage. Fra le vittime (molte delle quali morte all'ospedale per le ferite) ci sarebbero anche due fratelli di Al Sayed.
La provincia meridionale di Abyane, dove si trova Jaar, era stata conquistata da Al Qaida nel 2011, approfittando dell'indebolimento del potere centrale dovuto alla rivolta popolare contro il presidente-dittatore Saleh.
All'inizio di quest'anno, dopo l'uscita di scena incruenta di Saleh grazie a un accordo politico, il governo di Sanaa ha deciso di riprendere il controllo delle regioni del sud e dell'est in mano ai terroristi. A giugno è partita una offensiva dell'esercito e delle milizie locali filo-governative (con l'appoggio degli Usa), che ha cacciato i terroristi di Al Qaida dalle loro roccaforti, fra le quali Jaar.
La situazione però è tutt'alto che stabile. I guerriglieri islamici sfuggiti all'offensiva si sono rifugiati sulle montagne e continuano a rappresentante una minaccia. Quattro giorni fa hanno lanciato un attacco contro un posto di polizia a Jaar, uccidendo quattro poliziotti e un civile.
D'altro canto, continuano anche i raid dei droni americani contro i terroristi. Ieri sera un velivolo senza pilota ha lanciato due missili contro un fuoristrada in un villaggio della regione dell'Hadramut, nell'est, uccidendo i cinque occupanti. Secondo un responsabile locale, le vittime erano tutti membri di Al Qaida.
