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BERLINOAbbado torna a Berlino, è trionfo

11.05.12 - 12:54
Abbado torna a Berlino, è trionfo
BERLINO - Un'accoglienza trionfale è stata tributata ieri sera a Claudio Abbado al primo concerto (dei tre previsti) che ha diretto sul podio dei Berliner Philharmoniker alla Philharmonie a Berlino. Ogni volta che torna a Berlino, il direttore italiano, chiamato a succedere alla guida della prestigiosa orchestra tedesca dopo la morte di Herbert von Karajan nel 1989, e rimastovi fino al 2002, riconquista il cuore dei berlinesi.

Da dopo l'addio, quando ritorna sul podio per dirigere la sua vecchia orchestra, è un trionfo, accompagnato dal palpabile affetto dei musicisti e del pubblico. Per il concerto ieri - che sarà ripetuto anche stasera e domenica - Abbado, che è apparso in gran forma, ha scelto un programma che esprime appieno la sua cifra musicale: Alban Berg e Robert Schumann. Di Berg i cinque Lieder per orchestra su testi di cartoline di Peter Altenberg e il concerto per violino, suo vero e proprio cavallo di battaglia. La solista era Isabelle Faust, giovane violinista tedesca assurta già a fama internazionale, e, per i Lieder, la cantante svedese Anne Sofie von Otter. Di Schumann sono state eseguite l'Ouverture da Genoveva, la sola opera scritta dal compositore, che viene raramente proposta, e la Sinfonia n. 2. Con Berg, Abbado ha dato un'ennesima prova di quanto questi sia un compositore a lui connaturato quasi simbioticamente. Sottilissima e italianissima invece la lettura di Schumann, specie della seconda sinfonia, che sotto la bacchetta del maestro ha perso un po' della sua gravità teutonica e acquisito eleganza e limpidezza italiana.

Giubilo e ovazioni alla fine, una piena di applausi e parecchie chiamate in scena, inclusa una in cui il maestro è stato riacciuffato da un gruppo di spettatori dal corridoio che conduce ai camerini e riportato sul palco per un'ultima acclamazione da solo, con l'orchestra già dileguata.

ATS
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