La richiesta cinese riguarda la decisione americana di ospitare per sei giorni nella propria sede diplomatica di Pechino, il dissidente cieco Chen Guangcheng fuggito dal suo villaggio nella Cina nord orientale, dove era di fatto detenuto agli arresti domiciliari pur senza nessuna condanna. Gli usa hanno ospitato Chen e hanno offerto aiuto per assecondare la volontà dell'uomo, che si trova ancora in ospedale per accertamenti.
Chen ha espresso il desiderio di andare a studiare negli Usa e aspetta il via libera della autorità cinesi in termini di documenti. La Cina aveva già chiesto le scuse ufficiali a Washington nei giorni nei quali a Pechino c'era il segretario di stato americano Hillary Clinton, scuse mai arrivate.