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FRANCIAMerah colpito alla testa. "Andrò in Paradiso"

22.03.12 - 15:57
Foto Keystone / AP Bob Edme
Merah colpito alla testa. "Andrò in Paradiso"

TOLOSA - Mohammed Merah è morto colpito dal fuoco di risposta degli uomini del Raid, che lo hanno raggiunto con un proiettile alla testa. Lo ha detto a Tolosa il procuratore di Parigi, François Molins.

Molins ha aggiunto che "le indagini continuano con la ricerca di tutti i complici che abbiano potuto convincere ad agire Mohammed Merah o che lo abbiano aiutato". Il procuratore di Parigi ha pure ricordato che "in stato fermo restano ancora tre persone", con riferimento alla madre del killer, al fratello, e alla ragazza di quest'ultimo.

"Andrò in Paradiso" - "Se tocca a me morire andrò in Paradiso, se tocca a voi pazienza". Sono alcune delle ultime parole scambiate da Merah con le teste di cuoio francesi, ieri sera, quando alle 22:45 il killer, sempre chiuso nel suo appartamento di Tolosa, aveva ripreso a parlare con la polizia. Molins ha pure rivelato che Mohammed Merah "ha avuto un comportamento violento con i compagni e ha tentato il suicidio" durante i suoi soggiorni in carcere.

Carcere - Il killer di Tolosa e Montauban "si è radicalizzato in prigione": lo ha detto il procuratore di Parigi, François Molins, in conferenza stampa a Tolosa.

Oggi, il presidente francese Nicolas Sarkozy ha incaricato il ministero della Giustizia di avviare una riflessione sul propagarsi delle ideologie fondamentaliste in ambiente carcerario. "Le nostre prigioni non devono essere dei vivai di indottrinamento", ha detto il presidente francese intervenendo in diretta tv dall'Eliseo.

Rapine - Mohammed Merah, è emerso sempre nella conferenza stampa del procuratore Molins, ha potuto comprare le armi con i soldi raccolti attraverso le numerose rapine commesse in precedenza.

Stragi filmate - E' stata poi confermata l'indiscrezione secondo la quale Mohammed Merah ha filmato le stragi commesse a Tolosa e Montauban con la sua telecamera. Secondo quanto riferito dal procuratore, sarebbe stato lo stesso Merah a rivelare "spontaneamente" dove si trovava la borsa in cui aveva nascosto la telecamera che gli era servita a filmare le tre stragi dell'11, del 15 e del 19 marzo. Così come aveva fornito elementi sul luogo esatto in cui ritrovare l'automobile piena di armi e lo scooter.

Ats Ans

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