I documenti sono stati consegnati da uno dei funzionari di spicco del governo fuggiti in Turchia. Nei documenti "ci sono le misure decise dal regime per contenere le proteste a Damasco, Aleppo e Idlib", dal finanziamento ai fedelissimi di Assad. Alcuni dei resoconti "minimizzano la situazione" per "far piacere" al presidente.
Intanto I Comitati di coordinamento locali hanno accusato oggi il regime di usare i corpi senza vita di loro compagni arrestati e torturati a morte nelle recenti esplosioni di Damasco e Aleppo mostrandoli come "brandelli delle vittime del terrorismo".
In un comunicato affermano che "la barbarie del regime è arrivata al punto di usare salme decomposte di detenuti politici, morti sotto tortura, nelle esplosioni di Kfar Suse (Damasco) e Aleppo, liberandosi così (delle prove) dei crimini commessi nelle prigioni e barattando la sacralità dei morti nel carosello mediatico".
Secondo i Comitati, le esplosioni che ieri e sabato hanno scosso rispettivamente Aleppo e Damasco e nelle quali secondo il bilancio ufficiale sono morte 29 persone, sono attentati artefatti dalle forze del regime stesso per "diffondere il terrore, liberarsi dei nemici politici e far sapere all'Onu che in Siria la violenza è fuori controllo e nessuno è al sicuro".