A favore 29 deputati, cinque i contrari, un astenuto, 15 non hanno partecipato al voto. Il provvedimento è stato aspramente criticato dagli attivisti gay, che lo hanno definito "medioevale", preannunciando ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo.
La legge prevede multe di 5000 rubli (155 frs) per i singoli, di 50'000 rubli per i dipendenti pubblici e sino a 500'000 rubli per le organizzazioni che promuovono pubblicamente tali attività.
Da anni gli attivisti gay tentano di organizzare gay pride a Mosca e a San Pietroburgo ma le loro richieste vengono puntualmente respinte, in un Paese fortemente omofobo. Pur essendo stata abolita nel 1993 come reato, l'omosessualità è rimasta in Russia sino al 1999 nella lista delle malattie mentali. L'ex sindaco di Mosca Iuri Luzhkov aveva definito "opera di Satana" le parate gay, regolarmente negate o represse a manganellate.